Nicolas Boguet Didier (Chantilly 1755 - Roma 1839)

 

 


Dimostra fin da giovane una predisposizione per la pittura di paesaggio e perciò il principe di Condè decide di sovvenzionare i suoi studi a Parigi. Dal 1778 al 1780 frequenta l'Accademia seguendo il corso di pittura di storia, ma continuando a praticare il genere paesistico. Sempre grazie al Condè è raccomandato al cardinale de Bernis ambasciatore di Luigi XVI presso la sede pontificia. Nel 1783 si reca quindi a Roma con l' idea di un soggiorno di studio, secondo l'usanza allora in voga per ogni pittore che volesse perfezionare la propria formazione.
Ha modo di maturare il suo stile con frequenti uscite nella campagna romana: suoi modeli
sono evidentemente i grandi maestri del paesaggio ideale, primo tra tutti Claude Lorrain, e non di meno le opere romane di P. Hackert e del Valencienne. Nel 1793 a causa dei moti antifrancesi a Roma il Boguet passa a Firenze, dove partecipa ai lavori nella Villa di Poggio Imperiale. È poi a Pistoia dove decora con paesaggi una galleria in Palazzo Tolomei. Nel 1795 torna a Roma dove si stabilisce definitivamente. È noto dall'esame dei suoi carteggi il coinvolgimento e la posizione di rilievo del Boguet nel cosmopolita ambiente culturale romano. Molteplici e di alto livello le ordinazioni che deve soddisfare: innanzitutto la committenza napoleonica per cui realizza, tra il 1796 e il 1802, alcuni dipinti con scene delle battaglie vinte nella Campagna d' Italia e, nel 1811, decorazioni nel Palazzo del Quirinale. Nel 1813 vede confermato il proprio successo in Italia con l'elezione ad Accademico di San Luca. La sua fama continua tuttavia ad esser grande anche in Francia dove, pur inviando ripetutamente opere ai Salon parigini il Boguet non torna mai più: è sepolto infatti a Roma, sua patria adottiva, nella chiesa di San Luigi dei Francesi.

 

Sabina Sorrentino

 

 

tratto da Punti di Vista  per gentile concessione di: © Edizioni della Laguna