Giuseppe
Baldrighi (Stradella 1723 -
Parma 1803)
Giuseppe Baldrighi nacque a Stradella il 12 agosto 1723 e si formò a
Firenze, allievo di Vincenzo Meucci. Guadagnati i favori del duca
Filippo di Borbone e del suo ministro Guglielmo du Tillot, nel 1752 fu
inviato in Francia, per perfezionare i suoi studi a diretto contatto con
i maestri francesi. Durante tutto questo periodo, mantenne uno scambio
epistolare con il du Tillot tramite il
banchiere parigino
Claude Bonnet, che curava i rapporti
con la corte parmense.
Fece un periodo di apprendistato nello studio di François Boucher e nel
1753 presentò
all'Académie Royale il dipinto
Carità romana, ottenendo
l'ammissione quale membro effettivo.
Fra le opere realizzate durante il
periodo parigino: Ritratto di Madame Bonnet (1752), Ritratto
del conte G. A. Sanvitale (1753).
Nel 1756, anche a causa di
problemi di salute, rientrò in patria, con il titolo di pittore di Corte
dei duchi di Parma.
Durante la sua carriera eseguì ritratti di vari personaggi di spicco:
Autoritratto con il Callani e il Ferrari, Ritratto di don Filippo
di Borbone con la famiglia (1758 - 1759), Ritratto di pittore con
la moglie (tutti conservati alla Pinacoteca di Parma); Ritratto
del duca Antonio de Medici, Ritratto di Etienne
Bonnot de Condillac. Dal 1760 tenne cattedra,
insieme al Ferrari e al Peroni,
all'Accademia Parmense,
(di questo periodo sono i dipinti Ercole e Prometeo (Parma,
Pinacoteca), il Ritratto di don Ferdinando (Parma, Ospedale) e
di Luigi Bern (Parma, Pinacoteca Stuard). Esistono sue opere a
pastello e miniature di notevole fattura.
Giorgio Catania
BIBLIOGRAFIA:
Thieme-Becker,
Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
M. Monteverdi, Storia della Pittura
italiana dell'Ottocento,
Bramante 1984
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX
secolo, Torino 1972
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962