Giulio Arienta, pittore, nasce Varallo (Vercelli) nella Valsesia nel
1826 ove frequenta la scuola di disegno con il maestro Geniani, studia
poi all'Accademia di Torino con l'Arienti. Prosegue la propria
formazione nei soggiorni a Roma e a Firenze. Della sua attività
giovanile resta il quadro Rimorso di Caino. Viaggia anche al di
fuori dell'Italia, in Francia, Spagna e Argentina, dove risiede a
partire dal 1874. In questa città Arienta insegna disegno e lavora come
decoratore e figurista. Resta sempre, comunque, molto legato alla
sua terra d'origine (Valsesia). Ne sono prova i 50 acquarelli dipinti
durante la sua permanenza in questo paese, conservati oggi nella
Pinacoteca di Varallo, raffiguranti monumenti valsesiani, come la
cappella del Sacro Monte. Si dedica alla costituzione della "Società per
la Conservazione delle opere d'arte e dei monumenti in Valsesia" (1876)
e alla formazione e sistemazione della locale Pinacoteca, che conserva
anche un suo Autoritratto e alcuni suoi bozzetti. Muore a Varallo
nel 1900.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Pittori e Pittura dell’Ottocento
Italiano, De Agostini, Novara 1997-1998
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962