Bartolomeo
Ardy (Saluzzo (Cuneo) 1821 - Torino 1887)
Ardy Bartolomeo nasce il 13 settembre 1821 a Saluzzo in provincia di
Cuneo, figlio di un imprenditore edile. Prende parte alla campagna
militare del 1848 e si distingue nella battaglia di Vicenza,
guadagnandosi una medaglia al valore. Agli inizi degli anni Cinquanta
studia con il maestro Calame a Ginevra, dove ha anche l'opportunità di
conoscere Fontanesi; il paesismo svizzero caratterizzato dal naturalismo
lirico influenza le opere di Bartolomeo, nelle quali i temi e i tagli
paesistici dagli effetti drammatico-scenografici, sono realizzati con
brillanti contrasti chiaroscurali. Dipinge le vedute della Savoia, della
Svizzera e del lago di Ginevra (1851-1852), a cui si sostituiranno
le immagini della campagna romana, ispirate dal soggiorno a Roma tra il
1853 e il 1857 ca. Con questi motivi inizia la sua lunga attività
espositiva, partecipando per la prima volta alla Promotrice di
Torino nel 1854 con Campagna romana, ed a quella
di Genova, con
Il lago delle Ninfe, Un tramonto a Roma, Una fontana a
Cervara. In seguito espone in numerose mostre: a Milano nel 1859 con
Un oliveto con campo di frumento presso Albano, Le paludi di
Ostia; a Firenze nel 1861 e nel 1867 con Una giornata
d'inverno nella campagna romana e con Un bosco con Punt;
a Parma con La solitudine nel 1870; a Napoli nel 1877 con
Porta Pia; a Torino, dove sarà assiduo per oltre trenta anni, con
Gli Acquedotti di Claudio, 1860, Mattino nell'Italia meridionale,
1861,
Valle della Ninfa Egeria, 1871.
Tornato a Torino, consegue il diploma di geometra ed esercita la
professione costruendo case e palazzine. Non abbandona mai però la
pittura, anzi si dedica anche all'acquaforte, collaborando negli anni
Sessanta e Settanta, a riviste specialistiche quali "Arte in Italia" e
agli Albi della società "l'Acquaforte" e gli "Acquafortisti", incidendo
soggetti ripresi dai suoi oli già esposti. È conservata al Victoria and
Albert Museum di Londra una delle sue più importanti incisioni, La
sera, altre sono alla Biblioteca dell'Amministrazione Provinciale di
Torino. Dal 1865 diventa economo dell'Accademia Albertina e vi frequenta
il corso di pittura su maiolica con il ceramista francese Devers;
tecnica questa a cui si dedicherà quasi interamente, dai primi anni '70,
esponendo esclusivamente temi paesaggistici su maiolica. Nel 1883, alla
morte di Devers, Bartolomeo ottiene la direzione della scuola di pittura
industriale all'interno dell'Accademia Albertina, che dirigerà
proseguendo la linea eclettica del maestro.
Muore a Torino il 1° luglio 1887.
Pasqualina Di Gaeta