Enrico Arcioni nasce a Spoleto (Perugia) il 22 febbraio 1875. Comincia
gli studi a Roma all'Accademia di Belle Arti, li continua poi a Parigi
prediligendo il genere del ritratto che coltiverà con grandi consensi
per tutta la sua carriera. Qui inizia la sua attività artistica
realizzando numerosi ritratti di personalità dell'aristocrazia francese.
Si trasferisce nel 1900 a Pietroburgo, su invito di un diplomatico
russo, ove resta per 15 anni. Diventato consigliere artistico di Nicola
II, ritrae, con grandi consensi, le personalità della corte zarista e
del mondo politico russo. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre ritorna in
Italia e si stabilisce a Venezia, poi a Milano e infine definitivamente
a Roma. Nel suo studio di Via Margutta, Arcioni organizza il Gruppo
romano artisti incisori e si dedica all'acquaforte e alla puntasecca.
Con la tecnica dell'incisione realizza alcuni dei suoi ritratti:
Ritratto del Duca degli Abruzzi, Ritratto di Benedetto XVI.
Altre sue opere sono: Salomè e Vedute di Spoleto e dell'Umbria.
Muore a Roma il 3 ottobre 1954.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
Pittori e Pittura dell’Ottocento
Italiano, De Agostini, Novara 1997-1998
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962