Luigi Archinti, pittore, grafico e critico d'arte, nasce a Milano nel
1825. Studia all'Accademia di Venezia e all'Accademia Albertina di
Torino. Da studente fa parte del gruppo del Caffè della Calcina,
ispirato da P. Selvatico.
Nel 1849, alla
conquista di Venezia da parte degli austriaci, si rifugia a Parigi, dove
si interessa al Realismo e a soggetti umili. Viaggia in Svizzera,
Francia e Belgio; ritornato in Italia, per alcuni anni milita
nell'esercito, poi intraprende l'attività di critico
per il Corriere della Sera,
con lo pseudonimo di Luigi Chirtani. Interessato particolarmente
all'arte contemporanea, difende a spada tratta i pittori lombardi ed in
particolare Segantini e Carcano. Si stabilisce nel 1888 a Milano dove
ricopre diverse cariche onorifiche: è consigliere accademico a Brera,
professore di storia dell'arte all'Accademia di Brera e membro della
commissione per la conservazione dei monumenti in Lombardia.
Muore nella città che gli diede i natali il 5 febbraio 1902.
Delle prove pittoriche di Archinti pittore, si ricorda Una battaglia
medievale, conservata in una galleria a Berlino.
Si dedicò anche all'acquaforte.