Pittore, frescante,
disegnatore, mastro argentiere ed intagliatore di gemme
(Ratto di Proserpina),
ricevette
i primi insegnamenti artistici dal padre Gioacchino, per passare poi,
sotto la guida di
Christian
Unterberger, all'Accademia di San Luca
ove frequentò la
scuola del nudo e fu premiato nell'83
e
nell'84.
Nel 1789, con La
moltiplicazione dei pani e dei pesci,
vinse
il premio
Clementino.
Qualche anno dopo
realizzò l'illustrazione delle opere del Museo Pio Clementino a corredo
dei tomi dei Bassorilievi,
dei Busti e della
Miscellanea.
Nel 1808 eseguì il dipinto Madonna col Bambino, San Giovanni Battista e
San Giovanni Evangelista (Roma, San Giovanni della Malva).
Molto attivo anche nel campo della grafica, realizzò disegni da tradurre
in stampa
per opere di
documentazione storico-artistica.
Insediatosi il
governo napoleonico a Roma, Agricola fu incaricato di far parte
delle commissioni organizzative delle esposizioni che si tennero al
Campidoglio, nell'autunno del 1809 e del 1810. Gli venne, inoltre,
commissionato un grande dipinto:
Orazio Coclite sul
ponte (1812),
da collocare nel
Palazzo Imperiale allestito a Monte Cavallo.
Frequentando gli
artisti del movimento neoclassico, conobbe e si legò in amicizia con
Antonio Canova. Nel
1811 partecipò alla pubblicazione della Schola italica artis
pictoriae;
nel 1812,
insieme a Gaspare
Landi,
ebbe la cattedra di pittura
all'Accademia di San
Luca,
ove successivamente sarebbe divenuto presidente.
Suoi allievi furono
il figlio Filippo, Giovanni Costa e Crescenzio Roti.
Nel 1818 realizzò il
San Giacomo Maggiore, a fresco, nella cappella Paolina del
Quirinale.
Attivo anche negli
anni della Restaurazione, si spense a Roma il 28 gennaio 1821.
Tra le sue opere
ricordiamo: un Orazio Coclite
e un Giustiniano che decreta le Pandette; Santa Elisabetta,
regina del
Portogallo, riconcilia il marito col figlio (Roma, Sant'Antonio dei
Portoghesi); Scene di Gesù e
Maria;
Giove sotto le sembianze di un satiro sorprende la ninfa Antiope;
Venere appare ad Anchise (inc. F. Cecchini); Busto di San Paolo
Apostolo (inc. P. Chigi);
Cleopatra presso la tomba di Marc'Antonio (inc. A. Testa).