Domenico Acquaroli
(Venezia 1825 – 1900 ca.)
L’Acquaroli nasce a Venezia nel 1825 e vi frequenta l’Accademia negli
anni ’40, per poi passare ben presto a Trieste, la città che gli diede
fortuna. Qui fu attivo con diversi generi pittorici, alternando
tematiche storiche, a ritratti, per giungere alla natura morta. Ma non
disdegnò nemmeno le opere sacre, con una serie di opere databili agli
anni ’80; dalla Via Crucis di Sant’Antonio Nuovo a un San
Giuseppe col Bambino destinato al Duomo di Capodistria del 1886. Ma
fu soprattutto ritrattista come testimoniano i “tre onesti saggi di
ritrattistica borghese” (Craievich 2001) che si ammirano nel Municipio
di Pirano (Ritratto di Matteo Furian e due ritratti maschili).
Sono rintracciabili, inoltre, sue pale d’altare anche nel territorio
dell’entroterra veneto. Né è un esempio la tela datata 1857 raffigurante
i SS. Lucia, Antonio e Giuseppe nella parrocchiale di Chirignago.
Non si svincolò mai dal contesto accademico, risultando piacevole
(specie nel ritratto) ma poco incisivo. Morì intorno al 1900. Due suoi
ritratti si trovano ai Musei Provinciali di Gorizia.
Matteo Gardonio
Bibliografia:
T. Brejc Slikarstvo od 15. do 19. stoletja na Slovenski obali.
Koper 1983
Alberto Craievich, Acquaroli Domenico, in Istria città
maggiori, Trieste 2001