All'Accademia di Brera ha come
maestri R. Casnedi, A. Borghi e M. Giuliano. Si dedica
prevalentemente alla scultura e pittura,
svolgendo la sua attività a Milano con F. Confalonieri e R. Galli, in
linea con il verismo lombardo. Nel 1889, con la statua Femmina, vince il premio Umberto I°. Del
1894, è il premio Tandardini, ottenuto col gruppo "Panem nostrum
quotidianum", alla Triennale di Brera.
Trascorre gli ultimi anni in America, dove trova impiego
come insegnante nella scuola della colonia italiana di Barre,
nel Vermont, dove si spegnerà il 1° agosto 1941.