Massimo Taparelli d'Azeglio (Torino 1798 –  1866)

 

 

 

Massimo Taparelli d’Azeglio, nacque a Torino nel 1798. Dopo esser stato a Firenze durante l'occupazione francese, frequentò i corsi universitari a Torino, e nel 1820 abbandonò la carriera militare, intrapresa per  tradizione di famiglia,  per  stabilirsi a Roma e studiare pittura col fiammingo Martin Verstappen. Dal 1825, iniziò a dedicarsi a temi sentimentali e patriottici; nel 1831, alla morte del padre, si trasferì a Milano, dove conobbe Manzoni e ne sposò la figlia Giulia, alla quale presentò il suo primo romanzo La sagra di San Michele, sul cui soggetto aveva anche dipinto un quadro di intonazione prettamente romantica. Dedicandosi all’attività di romanziere nel 1833 scrisse Ettore Fieramosca, nel 1841 Niccolò de’ Lapi  e  l’incompiuto La lega lombarda. Continuò sempre a dipingere soggetti patriottici e sentimentali che insieme ai paesaggi, caratterizzano la sua produzione. 
Dal 1845 ebbe inizio la sua carriera politica, con la pubblicazione di vari opuscoli antiaustriaci. Partecipò attivamente alle giornate del 1848, e dopo Novara, fu chiamato da Vittorio Emanuele II alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che tenne dal 1849 al 1852. Ceduta la presidenza a Cavour, si allontanò dalla politica attiva ma appoggiò la spedizione di Crimea e nel 1860 ricoprì la carica di governatore di Milano. Dedicò i suoi ultimi anni alla stesura dell’autobiografia I miei ricordi.

 

 

 

A.R.

 

 

 

Massimo Taparelli d'Azeglio (Torino 1798 –  1866)


Nasce a Torino il 24 ottobre 1798 da famiglia nobile e cresce a Firenze durante l'occupazione francese.
Di ritorno nella città natale nel 1807 manifesta presto predisposizioni artistiche: inizia a dipingere nel 1814 durante un primo soggiorno a Roma con il padre. Di nuovo a Roma dal 1818 al 1828 frequenta l'ambiente cosmopolita della capitale, molto attento agli svolgimenti della pittura di paesaggio.
Fondamentale l'apprendistato presso Martin Verstappen, pittore fiammingo che lo spinge allo studio dal vero nella campagna romana. Inizia ad esporre a Torino nel 1820; è però del 1825 il primo dipinto importante con cui dà avvio al genere del paesaggio storico-romanzesco: esposto a Roma e a Torino La morte di Montmorecy, ispirato ad un episodio del romanzo storico Malek Adel di Madame Cottin, riscuote grande successo. Nel 1829 esce la pubblicazione La Sagra di San Michele per cui d 'Azeglio ha realizzato anche le illustrazioni "dal vero" . Dal '31 si trasferisce a Milano dove vive della sua attività pittorica e sposa la figlia di Alessandro Manzoni; da quest'anno, in cui espone La disfida di Barletta, fino al 1843 partecipa alle Esposizioni di Brera; nel '37 esegue per il Re Carlo Alberto sei dipinti storico - celebrativi destinati alla Sala da pranzo del Palazzo Reale di Torino (in loco oggi solo tre di essi). Dal '45 si dedica invece alla ben nota attività politica per la quale riduce momentaneamente l'impegno artistico. Continua comunque ad esporre, ora alla Società Promotrice di Belle Arti di Torino. Riprende infine a dipingere nel 1852; nel '55 sostituisce il fratello nella direzione della Pinacoteca di Torino; dal giugno al dicembre 1860 regge la Presidenza dell'Accademia di Brera. Muore nel 1866 mentre sta attendendo alla stesura de I miei Ricordi. Già nello stesso anno Torino gli dedica una mostra a Palazzo Carignano.
 

 

Sabina Sorrentino
 

 

 

tratto da Punti di Vista  per gentile concessione di: © Edizioni della Laguna