Francesco Saverio Altamura
(Foggia 1826 – Napoli 1897)
Benchè avesse
iniziato gli studi di medicina,
prese a
frequentare i corsi di nudo all'Accademia di Napoli, dove conobbe
Domenico Morelli. Vinto nel 1847 il Pensionato Romano con il quadro
Un episodio della
Gerusalemme Liberata, trascorse un periodo nella capitale
dove aderì, politicamente, ai gruppi liberali più indipendenti
venendo anche rinchiuso in carcere.
Coinvolto
nei moti del 1848 fu costretto a fuggire a Firenze,
dove
frequentò il Caffè Michelangiolo, interessandosi alle ricerche dei
macchiaioli
ed
esponendo Gli esuli di Babilonia e Il primo passo dell'esule.
Nel 1855 fu a Parigi, in compagnia di Serafino da Tivoli,
attratto dalla pittura degli impressionisti. Nel
1860, a
Napoli, venne eletto consigliere comunale e
nel 1861 partecipò alla Prima Esposizione Nazionale a Firenze con un
quadro
storico, genere caratteristico di tutta la sua produzione. Durante il
sodalizio con i macchiaioli dipinse anche
alcuni studi di paesaggio.
Sue opere si trovano nella Galleria
Colonna a Roma, nel Palazzo del Consiglio Provinciale di Napoli, nelle
Gallerie Nazionali del Museo di Capodimonte a Napoli, nella Galleria
delle
Arti a Firenze, alla Galleria
Nazionale d'Arte Moderna a Roma.
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