Ernesto
Levorati (Padova 1848 - Susegana
1920 ca.)
E. Levorati, La bolla di sapone,
1908, Bergmann-Erlagen, 21.10.2006.
Scarsissime le notizie relative a questo artista, firma poco conosciuta
in Italia ma più quotata all’estero soprattutto in Austria e in
Germania.
I principali repertori menzionano solamente alcune opere di questo
pittore di genere della seconda metà dell’Ottocento ignorando
completamente la sua biografia.
Ernesto Levorati nasce a Padova nel 1848 ma dal 1874 risulta residente a
Venezia ai Carmini, sposato con Cozzarini Giulia da cui avrà quattro
figli.
A questa data si fa risalire il suo esordio nelle sale della Società
Veneta Promotrice di Belle Arti con due opere La lettrice e
Impressioni del vero a cui fanno seguito nel 1875 ben 9 opere tra
cui: Cruna stretta, Il bandolo della matassa, Un
ricordo.
Queste opere propongono scene di vita popolare all’interno delle mura
domestiche dove i personaggi esprimono attraverso semplici gesti il
valore degli affetti famigliari.
Levorati dimostra quindi di aderire a quella pittura di genere a
carattere sentimentale che si era sviluppata a Venezia dagli anni 60 in
poi grazie all’attività di Antonio Rotta e Guglielmo Stella.
Nel 1879 Ernesto Levorati inizia a realizzare anche acquarelli che
ritraggono principalmente giovani donne veneziane. Esegue, infatti,
tutta una serie di “popolane” che dimostrano come la sua arte a contatto
con i grandi maestri del vero quali Favretto, Nono e Ciardi, si evolva
verso tematiche e tecniche pittoriche diverse.
La sua arte ora trae ispirazione dalla vita popolare veneziana che si
poteva cogliere fuori delle mura domestiche, immortalando situazioni e
atteggiamenti di alcuni “tipi” veneziani che poteva incontrare lungo le
calli o nei campielli della città.
Levorati, infatti, espone nel 1880 Scene veneziane
all’Esposizione Nazionale di Torino e l’anno seguente a Milano cinque
opere tra cui
Ninetta e Acquaiolo veneziano.
Nel 1882 entra a far parte del Consiglio dì Amministrazione della
Società Veneta Promotrice di belle Arti.
Da questo momento Levorati inizierà ad esporre i suoi acquarelli anche
alle mostre annuali di Vienna fino al 1889.
Nel 1883 espone all’Esposizione Nazionale di Roma Il mio piccino
e
Rio di S.Barnaba.
A Torino nel 1884 presenta Primavera e Autunno. Nel 1887 a
Venezia
I figli in Africa e Tipi veneziani.
Nel 1891 si trasferisce con tutta la famiglia a Susegana dove continua a
dipingere realizzando sia acquarelli sia opere ad olio come La bolla
di sapone.
Proprio quest’opera è stata battuta nel 2006 ad Erlagen in Germania
dalla casa d’aste Bergmann e venduta per 4.300 euro.
Nel 2007 la casa d’aste S. Agostino ha battuto un olio intitolato
genericamente Notturno. In realtà dopo un accurata analisi del
soggetto che rappresenta un canale veneziano di notte è assolutamente
riconoscibile l’opera intitolata Rio di San Barnaba di notte che
era stata esposta da Levorati a Roma nell’83.
Nel 2008/2011 a Vienna viene battuto un acquarello intitolato Ritratto di
giovane in abito blu datato 1853. Datazione assolutamente errata,
essendo l’artista nato nel 1848, quindi è più probabile che la data sia
1883, periodo in cui come è stato detto in precedenza Levorati inizia ad
esporre acquarelli a Vienna.
Maria Antonella Bellin
BIBLIOGRAFIA:
A.De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi: pittori,
scultori e architetti, Firenze 1989, p. 261.
A.M. Comanducci, I pittori italiani dell’Ottocento, Milano, 1972, p.
1712.
P.Hook- M.Poltimore, Popular 19th Century Painting: Dictionary of
European Genre painters, Suffolk 1986 p. 525.
Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler. Leipzig 1992,
p.158.
Memorie della Società veneta Promotrice di Belle arti per l’anno 1874,
Venezia 1875, p. 28-29.
Memorie della Società veneta promotrice di Belle Arti per l’anno 1875,
Venezia 1876, pp. 28-32.
Memorie della Società veneta Promotrice di Belle Arti per gli anni
1880-1881-1882-1883, Venezia 1884, p. 63.