Allievo di Filippo Palizzi all'Accademia
di Belle Arti di Napoli, a soli diciassette anni vinse il concorso
dell'Accademia con: Aiace Oileo si salvò dalla tempesta. Dal 1863
al 1872
soggiornò a Roma,
dipingendo piccoli quadri rappresentanti animali, chiaramente ispirati
dal Palizzi, e
spesso replicati.
Nel
1873,
espose alla Società Amatori e Cultori delle Belle Arti diversi dipinti;
lo stesso anno presentò all' Esposizione di Vienna Il ritorno dal
coro e Un parasole in pericolo, per i quali venne premiato.
Nel 1874 e nel 1875 fu presente al Salon di Parigi; nel 1878 espose agli
Amatori e Cultori:
Una madre che scherza col bambino,
premiato con la medaglia d'argento.
Dal 1880 si dedicò anche a soggetti storico-religiosi, presentando all'
Esposizione Internazionale di Roma del 1883: Christus imperat
(Sala del Consiglio provinciale di Chieti). Espose a Napoli,
Torino e Roma, soggetti di genere e studi sulla campagna romana. Sul
finire del secolo si dedicò anche al teatro e al romanzo storico.
Si spense a Roma 1' 8 marzo 1909.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
Dizionario Enciclopedico Bolaffi
dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino
1972
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992