Allievo all'Accademia di Gabriele Smargiassi, nel 1848 partecipò alla
esposizione borbonica con due paesaggi: Tempi di Pesto e La
grotta di Bonea. Nel 1851 accompagnò il duca di Lenchtemberg in
Sicilia e in Egitto, dove si trattenne per alcuni anni, riproducendo
vedute e monumenti. Rientrato in Italia, dopo un breve soggiorno
napoletano, decise di trasferirsi definitivamente a Roma.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
AA.VV.:
La Pittura in Italia - L'ottocento -
Electa, Milano 1991
A. M. Comanducci, Dizionario
illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992