Antonio Marini, Paesaggi con figure.
Antonio Marini, Paesaggio con tre figure sotto un grande albero. Olio su tela, 112 x 147 cm. Padova, Musei Civici (inv. 1660)
Antonio Marini, Paesaggio con cavaliere e due altre figure al centro. Olio su tela, 113 x 147 cm. Padova, Musei Civici (inv. 1675)
La coppia di dipinti, già attribuita a Matteo Stom da Antoniazzi e riferita all'ambito di Marini da Mariani Canova, è stata definitivamente restituita ad Antonio Marini da Egidio Martini, seguito da Lino Moretti. In entrambe le tele la tecnica evidenzia le caratteristiche tipiche della fase matura per la maniera rapida e sommaria con cui sono resi i dettagli, mentre la profondità della resa prospettica è affidata alla successione graduata dei piani, risolta sullo sfondo in una visione morbida e vaporosa a tinte trascoloranti. Secondo Proni i due dipinti sono caratterizzati «da una prospettiva aerea di grande respiro accentuata dalle lame di luce ed ombre giocate con estrema abilità tecnica in una ricerca di effetti atmosferici che rendono comunque inquietante il paesaggio rappresentato nonostante il dilatarsi dell'orizzonte». Per Muti e de Sarno Prignano il secondo paesaggio presenterebbe analogie stilistiche con alcune tele della Temple Newsam House di Leeds «alle quali si può associare non solo per felicità creativa, ma anche per il raggiungimento di quegli esiti suggestivi che rientravano nel filone protoromantico e che proprio in quell'arco di anni incontravano favore di pubblico e diffusione». La coppia è databile alla fine del Seicento.
Bibliografia: Antoniazzi 1974-1975, p. 344; Mariani Canova 1980, p. 180; Martini 1982, p. 492, nota 122; Moretti 1984, p. 797; Muti, de Sarno Prignano 1991, pp. 168-169; Proni 1992, p. 54; Moretti 1997, pp. 210-211.
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