Carlo da Camerino
(attivo tra la fine del XIV sec. e gli inizi del XV)

 

 

Carlo da Camerino, è noto alla critica soltanto dal 1935, quando, nel corso del restauro del Crocifisso dipinto della chiesa di S. Michele Arcangelo a Macerata Feltria, datata 1396, emerse la sua firma. Mancando notizie archivistiche o letterarie sull'artista, sono ignoti i termini precisi della sua attività. Vari studiosi, tra cui Berenson, Longhi, Sirén e Sandberg Vavalà, avevano già segnalato alcuni dipinti su tavola, per risultare opere della stessa "mano", senza però che tali ricerche venissero mai pubblicate. Sirén usò la denominazione convenzionale di "Maestro di Ancona" a proposito della Incoronazione della Vergine, (Museo nazionale di Stoccolma), oggi unanimemente attribuita a Carlo da Camerino. Fu Federico Zeri nel 1948 ad avviare gli studi della ricostruzione storica dell'artista, proponendo per le opere riferite al pittore, una cronologia in gran parte condivisa dalla critica. Lo Zeri estende il percorso di Carlo da Camerino fin quasi alla fine del primo quarto del XV secolo. Nella Crocifissione di Macerata Feltria e nell'Annunciazione di Urbino (Galleria Nazionale), lo Zeri evidenzia affinità con gli affreschi assisiati di Giotto, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti. Fra le altre tavole attribuite a Carlo, la Circoncisione (Ancona, Pinacoteca), con evidenti derivazioni lorenzettiane, la Madonna di Mondavio; la Madonna dell'Umiltà del Museo di Cleveland; S. Primiano in trono con due donatori, Circoncisione, La Vergine incoronata da due angeli (Ancona, Pinacoteca nazionale); Noli me tangere (Ancona, chiesa di S. Ciriaco); Madonna col Bambino e quattro santi (Baltimora, Walters Art Gallery); Madonna col Bambino in trono e un donatore (Bergamo, Galleria Lorenzelli); due sportelli con Nove angeli e due santi ciascuno (Cambridge, Fitzwilliam Museum); Madonna dell'umiltà con i tre arcangeli e in basso La tentazione di Eva (Cleveland, Cleveland Museum of Art); Crocifisso con la Madonna e S. Giovanni e con il Cristo risorto e S. Francesco (Macerata Feltria, chiesa collegiata di S. Michele Arcangelo); Madonna in trono col Bambino e due donatori (Mondavio, municipio); serie di sei scene raffigurante le Opere di misericordia (Pinacoteca Vaticana); Incoronazione della Vergine (Stoccolma, Museo nazionale);  Annunciazione (Urbino, Galleria nazionale delle Marche).
 

 

A.R.

 

 


BIBLIOGRAFIA:

F. Zeri, Carlo da Camerino, in "Proporzioni", II, 1948

P. Pouncey, Pannelli di Cambridge di Carlo da Camerino, 1948

G. Marchini, La Pinacoteca comunale di Ancona, Ancona 1960

C. Volpe, La pittura riminese del '300, Milano 1965

L. Dania, La pittura a Fermo e nel suo circondario, Fermo 1967

G. Vitalini-Sacconi, Pittura marchigiana: la scuola camerinese, Trieste 1968

P. Zampetti, La pittura marchigiana da Gentile a Raffaello, Urbino 1969

P. Zampetti, Pittura nelle Marche. Dalle origini al primo Rinascimento, Firenze 1988