Nel 1353 è assieme a Bartolo di Fredi in una casa della Compagnia
della Misericordia. Nel 1355 compare nello Statuto dell'Arte dei
Pittori.
Dopo il 1360 segue alcuni lavori di affresco, nel Duomo di Siena, assieme al fratello Francesco.
Nel 1368
viene eletto membro del Gran Consiglio della repubblica (carica riconfermata nel
1370, nel 1372 e nuovamente nel 1380).
Nel 1375 è a Napoli dove
esegue un polittico per la chiesa del castello di Casaluce e il San Giacomo nel Museo di Capodimonte
a Napoli.
Ritornato a Siena viene eletto rettore dell'opera del Duomo e nel 1379 è capitano del Popolo.
Nello stesso anno realizza una tavola col Martirio di san Sebastiano per la chiesa di San Martino,
(opera perduta). Le sue ultime opere documentate risalgono agli ultimi anni del
secolo.