Andrea di Bonaiuto, detto Andrea da Firenze
(attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo)
Il nome di Andrea di Bonaiuto ricorre con una certa continuità in una serie di
documenti datati fra il 1346, anno della sua iscrizione all'Arte dei Medici e
Speziali, e il 1377, quando, nel mese di novembre, redasse il testamento a
Firenze, morendo da lì a poco. L'attività del
pittore e miniatore fiorentino è testimoniata ancora nel 1351, quando risulta
residente nel quartiere di S. Maria Novella, nel 1365, ricordato per il
contratto stipulato con i frati di S. Maria Novella, che gli concessero in
affitto una casa a parziale pagamento degli affreschi del Cappellone degli
Spagnoli, e nel 1366-67 quando fu chiamato ad offrire la sua consulenza per il
completamento di S. Maria del Fiore. Il suo nome compare in un
pagamento dell'ottobre 1377, relativo ad alcuni affreschi con Storie di San
Ranieri nel Camposanto di Pisa. La sua impresa più famosa è costituita dagli
affreschi della sala capitolare di S. Maria Novella. Nelle due tavolette con le
Sante Agnese e Domitilla, nella Galleria dell'Accademia a Firenze,
emergono tendenze a preziosismi tardo-gotici.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
U. Galletti - E.
Camesasca. Enciclopedia della Pittura Italiana. Garzanti, 1950
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992