Figlio di Bartolo di Fredi e di Bartolomea di Cecco, risulta iscritto nel ruolo
dei pittori nel 1389.
Seguace del padre e non
indifferente alla lezione di Spinello Aretino e di Taddeo di Bartolo, fu
tuttavia sempre molto ligio alla tradizione. Particolarmente prolifico nella
produzione di tavole, fu anche autore di decorazioni a fresco, (cappella di San
Vittore nel Duomo di Siena (1405-1406), e miniatore. Ricoprì anche svariati
incarichi politici dal 1409 al 1424. Collaborò con il padre e Luca di Tommé alla
realizzazione di una tavola d'altare per la cappella dei Calzolari. Per il Duomo
di Siena dipinse nel 1398 due tavole nella cappella di San Giacomo, pitture con
Storie di san Vittorio, per cui viene pagato il 27 maggio 1406. Al 1395
si può far risalire l'esecuzione dell'Assunzione della Vergine del
Metropolitan Museum di New York che reca la firma « Andreas de Bartholi Magistri
Fredi de Senis pinxit ». Fu sepolto il 3 giugno 1428.
A.R.
BIBLIOGRAFIA:
U. Galletti - E.
Camesasca. Enciclopedia della Pittura Italiana. Garzanti, 1950
Dizionario
Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al
XX secolo, Torino 1972
Thieme-Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Künstler,
Leipzig 1992