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Antonio Visentini (Venezia 1688 –  1782)

 

Antonio Visentini  nasce a Venezia nel 1688.  Architetto, pittore, incisore, docente all’Accademia di Belle Arti,  Antonio è  noto come illustratore di libri ed incisore, soprattutto per le famose vedute tratte da quadri del Canaletto, (Urbis Venetiarum Prospectus Celebriores ex Antonii Canal tabulis XL. Aere Expressi ab Antonio Visentini), una serie di stampe molto popolari, pubblicate più volte nel corso del Settecento e dell' Ottocento,  grazie alle quali si diffuse un’immagine della città lagunare e del suo isolario. Una prima serie fu edita nel 1731, una prima volta in numero di 14 e poi, nel 1742 uscirono in edizione completa tre gruppi di stampe ripubblicate poi nel 1751. Il Visentini eseguì anche incisioni proprie, ma il suo nome rimane legato in maggior misura a quelle tratte dagli originali canalettiani.
Considerato più che un artista, un abile copista, Antonio Visentini  ebbe comunque un ruolo di rilievo nella Venezia del tempo. In rapporto con il console inglese Joseph Smith, per il quale lavorò come architetto, ed attivo come illustratore per l’editore Pasquali, Antonio Visentini  condusse importanti studi sulla basilica di S. Marco, pubblicati nel 1726 con il titolo “Iconografia della Ducal Basilica dell’ Evangelista Marco”.
Di sua invenzione anche le finissime vignette per i venti volumi “Della Istoria d’Italia” di Francesco Guicciardini pubblicati nel 1738-39. Nel 1746 esegue per il console Smith, in collaborazione con Francesco Zuccarelli, anche 12 sovraporte,  opere ora esposte nel Castello di Windsor, alcune delle quali firmate « Visentini et Zuccarelli / fecerunt 1746 ». Al Visentini vi è riservata la parte preponderante, quella architettonica, mentre figure e paesaggio erano prerogativa dell'altro.

Antonio muore a Venezia, all'età di novantaquattro anni, in miseria.