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Antonio Stom (Venezia 1688 –  1734)
 
 


Nato da una famiglia di pittori originaria della Val Gardena, la figura di questo artista, rimasta quasi sconosciuta e comunque confusa fino a pochi decenni or sono, sopratutto con i Guardi, venne rimessa in luce attraverso alcuni  studi del Morassi.
Nel 1707, un Giovanni Stom, compare  nella Fraglia dei pittori veneziani. Nello stesso periodo era iscritto nella Fraglia anche un altro Stom, e cioè Giuseppe. In precedenza aveva appartenuto a quella associazione anche Mattia, noto battaglista. Il Morassi ritenne che il capo della famiglia doveva essere in realtà Mattia. Mentre gli altri due, di cui ben poco si conosce, costituiscono con Antonio una triade di artisti, forse fratelli, e probabilmente figli tutti di Mattia. Ad essi potrebbe aggiungersi una sorella di nome Fiorenza (Morassi, 1962, p. 304, n. 7). Tuttavia tale identità di persone non è provata. Antonio, come ci rivela il Morassi, nel 1717 era già tanto bene considerato da vendere una sua opera al noto mecenate e raccoglitore Mattia von Schulenburg, maresciallo della Serenissima.  Egli era noto ai suoi come autore di quadri di fantasia, di capricci, di scene colte dal vero, veri e propri « reportage » pittorici. A lui si devono oltre a tali vedute, capricci, fantasie, nonchè molte scene colte dal vero, dove rivela sempre una originale impostazione.