Arcangelo di Cola da Camerino
(Notizie 1416 - 1429)
Arcangelo di Cola da Camerino (Arcangelo di Cola da Camerino di Vanni), viene
citato per la prima volta nel 1416 a Città di Castello, dove realizza un
affresco in San. Maria Maddalena (opera perduta). Nel 1420 affitta una casa a
Firenze e si iscrive all'Arte dei Medici e Speziali; nel 1421 nella Compagnia di
S. Luca (olim Arcangelus Chol Vannis de Camerino, pictor, populi Sancti Egidi).
Nel 1422, papa Martino V, lo
chiama a Roma e gli offre un salvacondotto per circolare liberamente in Italia.
La sua pittura,
in un momento cruciale che vede il passaggio dall'arte tardo-gotica a quella
rinascimentale, è influenzata da Gentile da Fabriano, del quale condivide le
eleganze fiorite, ma anche dai modi di Masolino, del Masaccio, di Beato Angelico
e Donatello. Durante il suo soggiorno a Firenze entrò nelle grazie di Ilarione
dei Bardi, per il quale dipinse una tavola per S. Lucia dei Magnoli.
Dell'attività di Arcangelo nelle Marche rimane fra l'altro una Madonna col
Bambino e due Angeli (Pinacoteca di Camerino).
A.R.
Bibliografia
P. Zampetti, Pittura nelle
Marche. Dalle origini al primo Rinascimento, Firenze 1988
G. Vitalini Sacconi, La
scuola camerinese, Trieste 1968
F. Zeri, Arcangelo di
Cola: due tempere, in "Paragone", 1, 1950