Giovanni Carnovali detto il Piccio 

(Mantegrino Valtravaglia 1804 –  Cremona 1873)

 

 

 

 

 

Giovanni Carnovali nacque a Montegrino Valtravaglia (Varese) il 29 settembre 1804.
Giovanissimo si iscrisse all'Accademia Carrara di Bergamo, ove fu allievo del Poli e del Diotti, ottenendo anche alcuni premi. Nella sua prima opera, L'Educazione della Vergine, 1826 (Almenno San Bartolomeo, Parrocchiale), si nota un gusto leonardesco mediato dalla conoscenza del Luini. A questa influenza si aggiunsero presto quella di Raffaello, Correggio e  Parmigianino. Nel 1832 si trasferì prima a Cremona, poi nel 1836 a Milano, dove vi stabilì fissa dimora. Nel 1845, in compagnia di Giacomo Trécourt, intraprese un viaggio a  Parigi.

Si dedicò a soggetti storici, letterari, religiosi (prevalentemente Madonne),  paesaggi con soggetti mitologici e biblici, ritratti. Tecniche utilizzate: olio, biacca, inchiostro, sanguigna, pastello, gesso, carboncino, matita, xilografia. Si spense a Coltaro di Sissa (Parma) il 5 luglio 1873.

Tra le sue opere ricordiamo: Rebecca scacciata; Agar nel deserto; Selene e Endimione; Giudizio di Paride; Angelica e Medoro; Morte di Virginia; Arianna abbandonata; Morte di Aminta; Ripudio di Agar; Mattino in val Brembana; Ritratto del signor Filippo Guenzati; Ritratto del conte Giuseppe Manara; Ritratto della contessa Anastasia Spini.

 

 

 

A.R.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

 

AA.VV.: La Pittura in Italia - L'ottocento - Electa,  Milano 1991

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962