Giuseppe Cerrina (Murazzano 1882 - Milano 1959)

 

 
 


G. Cerrina, Veduta di Murazzano. Collezione privata.

 

 

    Primo di nove tra fratelli e sorelle, Giuseppe Cerrina,  nacque a Murazzano il 6 ottobre del 1882. Avviato giovanissimo allo studio della musica, esercitò la scala diatonica naturale sulle corde del violino. Terminate le scuole superiori, nel 1901 all’età di 19 anni, s’iscrisse all’Università degli Studi di Torino, dove nel 1905 conseguì la laurea in Lettere e Filosofia. L’anno successivo iniziò una lunga e itinerante carriera d’insegnamento  nelle scuole superiori che si concluderà  con l’incarico al Liceo Classico Berchet di Milano dove resterà in carica dal 1929 al 1954. Accompagnò i primi anni di attività didattica con un intenso impegno poetico che si concretizzò nella pubblicazione di tre raccolte di versi: 1905: -Le campane dell’alba- (stampato in Dogliani presso la tipografia di Felice Casarico). 1909 -I gigli son fioriti- (stampato in Saluzzo). 1914 - Sonetti parmensi-. La prima di queste dedicata alla natura; ne seguirà una quarta nel 1949, titolata: -Cortile solitario -.

Le amicizie contratte nella Torino di inizio secolo con i pittori: Grosso, Carena, Rava, Buratti, Reviglione e Durante suo compaesano, lo introdussero nell’ambiente dell’arte pittorica.  Alla pittura giunse soltanto nel 1914 a seguito di  una forte debilitazione nervosa, spronato in questo in modo particolare dagli amici Bistolfi e Carena. La pittura all’aria aperta  lo aiutò a ripristinare il suo stato di salute e nel 1915 espose per la prima volta un’opera  (ritratto del figlio) alla Famiglia Artistica Milanese.  Nel 1922 una sua opera “Alba” venne accettata alla XIII Biennale di Venezia, (dove u presente sino al 1956) il Fiacchetti in quell’occasione scrisse: “…vive per l’aria di un cielo sereno, per il verde fresco del prato; il dipinto è costruito con una severità mistica e con una pennellata sobria che non hanno bisogno di forme per dire il fervore lirico dell’artista…”. Nello stesso anno, allestì la sua prima “personale” a Pallanza.

 

 

G. Cerrina, Mattino d'estate a Murazzano, 1922. Bra, Collezione privata.

 

G. Cerrina, Mattino di primavera a Pallanza, 1922. Bra, Collezione privata.

 

 

Tra le opere esposte figuravano: “Mattino d’estate a Murazzano e Mattino di primavera a Pallanza”. Nel 1929  a Riva del Garda presso la Bottega D’Arte del Benaco sita nel Palazzo Cav. De Lutti, dal 22dicembre 1929 al 22 gennaio 1930, Cerrina espose in “personale” assieme agli amici pittori: Dal Lago, Pizzini, Simeoni. Di Cerrina erano esposte 50 opere (45 oli e 5 studi). Carlo Rolando, curatore della mostra scrisse: “…Così il pubblico riconoscerà facilmente in Giuseppe Cerrina uno spirito vigile ed irrequieto, alla continua ricerca di sé stesso, ora tutto impeto e tumultuoso, ora desolato e pensoso, ora calmo e castigato…”. Nel 1931 è presente alla Promotrice di Torino con un dipinto titolato: “Paese Primaverile” sulla Rivista Emporium di Bergamo in “Cronache Torinesi” Emilio Zanzi scrisse:”…Giuseppe Cerrina pittore umilicorde, era presente con “Paese primaverile” fresco ed arioso di una finezza tonale alla Fontanesi ma visto con gli occhi d’un moderno che sa leggere Virgilio e Pascoli…”. Sempre nel  1931 venne invitato alla  prima Quadriennale di Roma dove fu presente nel 1935; 1939; 1943 e 1948. Nel 1934 allestì una “personale” a Milano presso la Galleria Gussoni. Nei primi mesi del  1936 espose sempre in “personale” presso la “Casa d’Artisti” di Milano. Sulla rivista Emporium di Bergamo in “Cronache” Vincenzo Costantini scrisse: “…Casa d’Artisti ha festeggiato i suoi primi cinque anni di vita. Gino Cornali in un foglio diffuso al pubblico ha riassunto l’attività della Galleria diretta da Alfredo D’Agostino. Fra le mostre inaugurate nelle sale di via  Manzoni in quei primi mesi della nuova stagione ci piace citare quella di Cerrina da noi anche più volte ricordato su queste stesse colonne…”. Nel 1938, sempre a Milano inaugurò una “personale” presso la prestigiosa Galleria Gianferrari, recensita da Carlo Carrà che sull’Ambrosiano del  26 ottobre scrisse: “…Per Cerrina, paesaggio o ritratto, natura morta o composizione si equivalgono in arte. E non a torto”…Rilevando (…) Una progressiva  tendenza alla semplificazione a favore di una pittura sempre meno descrittiva e sempre più basata sui ritmi interni dei toni e delle masse cromatiche…”. Nel 1940 è ancora Milano ad ospitare una sua “personale” ed è lo stesso gallerista Gianferrari a richiederla, presentata in catalogo da Leonardo Borgese che, ebbe a scrivere: “…Cerrina è un serio costruttore (…) un piemontese dall’anima lirica e grave, dallo spirito vicino a quello di Fontanesi e di Giovanni Cena in letteratura…”. Nella capitale lombarda, si legò di grande amicizia con Carlo Carrà ed avvicinò i rappresentanti del gruppo “Novecento” i quali lo convinsero ad abbandonare un timido tentativo divisionista. (sarebbe interessante poter visionare qualcuna di queste opere) n.d.a.- Nel 1942 allestì una “personale” presso la Permanente di Milano, anche in questa occasione recensita da Leonardo Borgese. Nel 1943 i bombardamenti alleati su Milano gli distrussero la casa e gran parte della sua produzione pittorica: “…fonte per lui di sostentamento materiale e spirituale” (L. Borgese).. Deluso ed amareggiato “esiliato” a Besnate, fu sul punto di cedere ma a rincuorarlo ci pensarono gli amici: Einaudi, Casorati, Bissoni e Borgese. Nel 1945 divenne il critico ufficiale d’arte dell’Ambrosiano, occupando il posto che era stato dell’amico Carrà, ed in veste di critico d’arte lo ricordiamo come recensore di varie mostre tra le quali segnalo: Mario Reviglione (artisti contemporanei) Emporium 1926. Clemente Pugliese Levi (artisti contemporanei) Emporium 1930. Gaetano Miani 1945 (pittore/scultore/incisore ed esperto di arte antica). Eros Pellini (scultore). Incontro con Roberto Aloi (scultore/pittore). Gaetano Montauti (pittore) - La Libertà - Milano 1946. A proposito della sua attività di recensore, nei suoi “pensieri” scrisse: “…La pratica del mestiere non è sufficiente a fare il critico ma a conti fatti sarà sempre meglio un pittore ignorante di critica che un critico ignorante di pittura”. Nel 1946 l’Ospedale Maggiore di Milano, gli commissionò il ritratto del benefattore Comm. Bartolomeo Motta. Leggiamo cosa scrisse Marco Vianello compilatore della scheda nel 2005: “…Il 16 gennaio 1946 la Commissione Artistica assegnò l’esecuzione del ritratto ad Ottavio Steffenini, che tuttavia rinunciò pertanto l’incarico venne trasferito a Giuseppe Cerrina. Il 17 giugno, l’artista presentò l’opera e la Commissione Artistica l’accettò con 4 voti favorevoli su 7. (…) Sobrio realismo dai toni vivaci e pennellate morbide ma corpose. Parte efficace il volto dall’espressione molto umana”.   Milanese di adozione, Cerrina non dimenticava la natia Murazzano dove tornava ogni estate e qui lavorando alacremente, riportava su tele e cartoni: angoli fioriti, fienagioni, scorci di paesi e panorami  della sua amata Langa.  Don Carlo Prandi nei suoi “Canti delle Langhe” in una lirica a “Murazzano” volendo dedicarla a Cerrina, scrisse: “ Al Poeta pittore prof. G. Cerrina rievocando lontani ricordi”. Chiuse la sua vita terrena a Milano il 1° aprile del 1959. I massimi quotidiani dell’epoca ne ricordarono la figura e l’opera, ed il giorno dopo gli venne assegnata alla memoria, la medaglia d’oro della Presidenza del Senato alla IV  Biennale di Arte Sacra all’Agelicum di Milano. Nel 1973 la sua Murazzano  gli dedicò una piazza mentre  l’anno dopo la galleria “Il  Diamante” di Milano allestì la prima postuma rivisitata nel 1982 dal suo paese d’origine  con scritti di: Andreina Griseri, Ernesto Billò, Lorenzo Mamino, Gino Mondino e con due recensioni (1934-1938) di Carlo Carrà In personali e collettive espose a MILANO: Famiglia Artistica; Nazionali di Brera; Casa d’artisti;  La Permanente; Centro Artistico S. Babila; Sindacali di Milano; Galleria Gussoni; Galleria Gianferrari. TORINO: Promotrice delle Belle Arti; Società Amici dell’Arte. ROMA: Quadriennali romane; La Comune. TRENTO: Sindacali di Trento. FIRENZE: Sindacali Fiorentine sino al 1933. GENOVA: Promotrice delle Belle Arti. RIVA del GARDA: Bottega d’Arte del Benaco. PALLANZA:”personale”. VERONA: Biennali di Verona. VOLPEDO: Mostra Nazionale d’Arte. VALDAGNO: Premio Marzotto 1956; dove con il dipinto “La signorina Giulia”, ottenne il 3° premio ex aequo.  GALLARATE: Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate 1957; premiato. FRANCAVILLA al MARE: III° Premio Michetti 1949; vince il premio della Presidenza della Repubblica con l’opera: “Langa di Murazzano”. Nel 1957 partecipò al “Premio Michetti” per l’autoritratto presso il  Circolo della Stampa di Milano, dove ebbe una menzione per un autoritratto, insieme a menzioni per Giorgio De Chirico e Felice Casorati. In quell’occasione Leonardo Borgese scrisse: “…Gli odierni specialisti per l’autoritratto li riconoscerete subito: De Chirico, Carpi, Cerrina e Funi…”. I suoi lavori fanno bella mostra in collezioni pubbliche e private.  Nella raccolta della Fondazione “Cariplo” figura una bella natura morta: si tratta di un olio su cartone dimensionato in cm. 50x65 del 1948 acquistato il 7 giugno del 1950 per la somma di lire quarantamila presso la Triennale di Milano dove era esposto, in occasione della Mostra del Sindacato Regionale Lombardo Artisti e Pittori.  Giuseppe Cerrina fu un uomo di grande cultura: umanista, poeta, critico d’arte e di letteratura, musicista ma sopra tutto pittore nel senso più vero del termine.  Ricordiamo che nel suo paese d’origine (Murazzano) presso il palazzo Tovegni al 2° piano; del nostro artista è allestita una mostra permanente.
 

 

Flavio Bonardo

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

C. ROLANDO – “Quattro Pittori per una Mostra” – Bottega d’Arte del Benaco – Riva del Garda 22/12/1928 – 22/01/1930.

AA.VV.  – Omaggio a Giuseppe Cerrina (nel I° centenario della nascita) Murazzano 15 agosto 1982 – Milanostampa Farigliano.

GALLERIE CUNEESI RIUNITE (Mondovì, Savigliano, Cuneo, Bra) –Omaggio a Giuseppe Cerrina (nel venticinquennale della scomparsa) Nov. 1984.

E. BELLINI – “Pittori Piemontesi dell’Ottocento e del I° Novecento” (dalle promotrici torinesi) – Ediz. Libreria Piemontese – Torino 1998.

A. DRAGONE – “Le Langhe e i loro Pittori” – Alba 3 ottobre 8 novembre 1998 – Cat. Electa.

E. ZANZI - (Cronache torinesi) – Emporium n° 443 -  Bergamo 1931.

V. COSTANTINI – (L’Esposizione sociale alla Permanente milanese)  - Emporium n° 493 – Bergamo  gennaio 1936.  

E. BILLO’ – “Artigiani ed Artisti a Mondovì” – Amici di Piazza – Mondovì 1978.