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Vincenzo Abbati (Napoli 1803Firenze 1866)

 

Vincenzo Abbati, Monumento di Paolo Savelli. Venezia, chiesa di Santa Maria dei Frari

 

 

Padre del più famoso Giuseppe,  Vincenzo Abbati frequenta negli anni venti dell’Ottocento la scuola di scenografia presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli e prosegue gli studi a Firenze, dove si trattenne qualche tempo per poi trasferirsi a Venezia, dove dimorerà per molti anni. Durante questo ultimo soggiorno eseguirà diversi dipinti per Maria Carolina di Borbone, duchessa di Berry, della quale fu pittore di corte. Nel 1859 viene nominato professore onorario dell’Istituto di Belle Arti di Napoli. La sua pittura, per lo più interni e paesaggi notturni, ma anche scene di genere e soggetti storici, è caratterizzata da accentuati effetti di luce e da una buona resa prospettica. Tra i suoi dipinti più rappresentativi, ricordiamo: il Monumento tombale di don Pedro nella cattedrale di Palermo; Veduta di Capri al chiaro di luna; Cappella reale palatina; Cappella di Minotulo; tutti esposti a Venezia nel 1844 ed eseguiti per la duchessa di Berry; la Cappella di S. Gennaro a Napoli; Interno di chiesa con processione di Crociati; Galileo trattenuto dagli inquisitori e Casa di marinai napoletani, esposti a Venezia nel 1846; la Sepoltura di Giovanni da Procida, eseguita nel 1847 per il veneziano Zopetti; la Cappella di S. Domenico Maggiore a Napoli, esposta in questa città nel 1859.

 

 

Giorgio Catania

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, 1992

 

E. Benezit , Dictionnaire des Peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs. Parigi  1976

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani. Torino 1972

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni. Milano 1962  

 

Galetti e Camesasca, Enciclopedia pittura ital. Milano 1951