Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920)
Artisticamente Modigliani nasce e muore nell’arco di cinque anni (1915-1920). Una corsa all’annientamento, con grande frenesia, da una pittura che può richiamare i Secessionisti viennesi ma anche i preraffaelliti ma anche i pittori floreali ma anche i francesi ma anche nulla di tutto questo. In un contorno implacabile vengono ritagliate delle sagome dove il colore accusa una impercettibile variazione; soprattutto ritratti femminili (Jeanne Hebuterne, Elvira, Beatrice Hastings e altre) e nudi, raffinati, voluti ma tenuti in una dimensione distaccata, di chi la vita brucia. Immagini irripetibili di assoluta consistenza e purezza, nello spontaneo generarsi al contatto della realtà (Ottino della Chiesa 1968). Pittura, alcool, eros vanno in lui di pari passo verso la distruzione ma, e per questo più degno di rispetto di qualsiasi bohemien capriccioso, vi è la volontà feroce di ripulire una pittura che partiva dall’Ottocento labronico, vale a dire da minestroni indigesti e imbriglianti.
Bibliografia: Amedeo Modigliani, principe di Montparnasse / Lottman, Herbert R. 2007 Modigliani : la vita, le opere / Parisot, Christian 2006
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