Alberto Martini (Oderzo 1876 – Milano 1954)

 

 

Precursore del movimento surrealista, ebbe i natali a Oderzo il 24 novembre 1876. Visitando la sua casa-museo nella città natale, si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un pittore, ma soprattutto illustratore, "francese" nel senso più aggiornato del termine ed anche "veneziano" nel senso più inquietante del termine. E’ una sorta di violino nero che suona Vivaldi, la sua arte, contraddistinta da un surrealismo molto embrionale: conchiglie e fiori si alternano ad un walzer di morte e amore che paiono imbevuti di cultura nordica (è a Parigi nel 1904). Certi surrealisti da lui attingono più o meno apertamente: Magritte e Delvaux. Magnifiche e solenni più che svolazzanti e liberty le sue visioni di donna-farfalla e allegro nell’Arlecchino del 1914, totalmente puro nell’Autoritratto con Venezia sullo sfondo. Un ritrattista notevole: ne sono esempi quello del critico Vittorio Pica e di Hans St. Lerche. Un pittore della vecchia ed intelligente generazione come Federico Zandomeneghi lo definisce "d’infinita immaginazione" sebbene non nasconda che ne è "impaurito". Raggiunge l’apice del successo con il teatro sull’acqua ed è di nuovo a Parigi negli anni venti sino al 1934. Modernissime certe litografie, su tutte Il bacio del 1915. Vessato da problemi finanziari, prende dimora a Milano, dove muore nel 1954.

 

 

Matteo Gardonio

 

 

Bibliografia:

Alberto Martini : precursore del surrealismo ed anticipatore nel '900 / Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del '900 G. Bargellini , Pieve di Cento, 2004

 

L'arte, visibile mistero : la Pinacoteca civica Alberto Martini di Oderzo / Bonifacio, Paola 2004