Vittorio Gussoni (Milano 1893 - Sanremo 1968)

 

 

Per alcuni artisti, quali Vittorio Gussoni, diventa difficile tracciare una parabola artistica certa, essendo le fonti biografiche scarse e di difficile accesso, probabilmente perchè nessuno degli eredi ha teso a far conoscere l’attività del nostro. Mancano allora “i favoleggiamenti”, i pettegolezzi, che rendono la produzione artistica più interpretabile. Ciò che si può fare è partire dai pochi dati biografici per capire meglio in che substrato storico-sociale si è espressa l’arte di Vittorio Gussoni, artista ormai caro a chi guarda al vecchio secolo in modo globale.

 

 

 

Breve biografia ragionata di

Vittorio Gussoni

a cura di Marta Cattaneo

 

 

Vittorio Gussoni nacque a Milano nel 1893.

Discendente da una famiglia d'artisti, apprese le prime basi del disegno dal padre.

Successivamente si iscrisse all'Accademia di Brera dove fu allievo di Cesare Tallone prima della guerra e di Ambrogio Alciati dopo.

A partire dal marzo del 1899 Tallone sostituisce il suo maestro Bertini alla cattedra di Pittura e disegno del nudo all’Accademia di Brera. Difficile riassumere l’insegnamento del Tallone in poche righe se non tramite un’immagine veicolata dalla di lui nipote Gigliola: “…benché scherzando, Tallone soleva dire che poco ha da insegnare un docente, “perchè uno nasce pittore”…Attribuiva importanza fondamentale al disegno del vero, ed era implacabile nell’esortare gli allievi dicendo che “il disegno deve essere tre volte perfetto, ma sembrarlo una sola volta….a furia di imitare, si crea.”

Curava in particolare la resa efficace della copia dal nudo…

…Non viene mai meno ai suoi principi, lo sfondo resta un elemento spaziale, (pittorico, non decorativo) dal quale trarre la figura proprio “come farebbero gli scultori per modellarla in creta…

…Come docente sa che il talento e l’impronta personale non si possono insegnare, ma suo era il compito di fornire agli allievi tutti gli strumenti d’apprendimento e, in più, accompagnarli nella loro ricerca al di là dei ristretti confini accademici, per allargare il loro orizzonte…” (Gigliola Tallone)

 

 Dal 1920 in poi Ambrogio Alciati occupa la cattedra che era stata del suo maestro. Anche lui, come Tallone, si distinse per i bellissimi ritratti. Dal 1925 in poi, data in cui nacque l’unica figlia Amelia, propense alla soggettistica infantile e, in primis, alla rappresentazione della figlia nella quotidianità.

 

 Nel 1922 Gussoni espose per la prima volta alla Biennale di Brera e fu subito nominato socio onorario dell'Accademia.

Sempre nel 1922 espose alla Famiglia Artistica di Milano l’opera La Spagnola, mentre nel 1923 partecipa alla stessa con più opere, tutte raffiguranti modelle con l’eccezione di Autoritratto.  Dello stesso anno la partecipazione alla Permanente di Milano con l’opera Mantilla.

I suoi ritratti  riscontrarono una critica favorevole anche all'estero, soprattutto negli Stati Uniti.

Vittorio Gussoni è da considerarsi artista completo, non rifugge dal trattare con facilità paesaggi, animali, nature morte, ambientate talvolta su sfondi marinareschi ma si esprime al meglio come pittore di figura. Le figure femminili, sempre sinuose, suadenti, talvolta persino provocanti, hanno di tanto in tanto richiami spagnoleggiante. Fra di esse una, la sua preferita, lo accompagna negli anni.

 Gussoni si spense a Sanremo nel 1968. Molte sue opere si trovano oggi in collezioni e gallerie private.

 

 Nel 2005 Vittorio Gussoni è stato uno degli autori scelti dal comitato organizzatore della Mostra “I Esposizione annuale collettiva delle arti del Novecento”, tenutosi al chiostro di Voltorre  di Gavirate con il patrocinio della Provincia di Varese e del Comune di Gavirate e sostenuto dal Consiglio Regionale della Lombardia. A questa mostra ha fatto seguito quella tenutasi nel 2007 al Castello Visconteo di Pavia con il patrocinio della Regione Lombardia.

L’intento del comitato è quello di far riassaporare le atmosfere dell’arte dei primi decenni del Novecento, presentando soprattutto opere altamente selezionate in modo tale da far emergere un dibattito che porti ad una adeguata rivalutazione di quegli artisti che, senza che vi sia stato uno studio approfondito, la critica ha relegato al ruolo di “minori”.

 

Marta Cattaneo

 

 

 

Bibliografia essenziale:

 

A.M. Commanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, L.M. Patuzzi editore Milano;

 

Rossana Boscaglia e Massimo Melotti, Ambrogio Alciati, Cassa di Risparmio di Vercelli

 

Gigliola Tallone, Cesare Tallone, Mondatori Electa 2005

 

AA.VV. I esposizione collettiva delle Arti del Novecento – Chiostro di Voltorre, Gavirate – Spazio

Mostre, 1 Ottobre-12 Novembre 2005, Arti Grafiche Colombo Gessate

 

AA.VV. Ottocento - Catalogo dell’arte italiana dell’Ottocento, Metamorfosi editore