Uomo
di profonda cultura, di formazione crociana, fu scultore considerevole con un
occhio per la plastica romana e il Quattrocento italiano. Compì i suoi studi a
Palmi (anche nello studio del pittore Domenico Augimeri), Firenze, Roma, Napoli,
nella cui università si laureò in lettere (1916) e ove conseguì il diploma di
scultura all’Istituto di Belle Arti alla scuola di Achille d’Orsi e Luigi De
Luca. Fu titolare di storia dell’arte nelle Accademie di Palermo (1920 - ’21),
Carrara (1921 - ’22), Torino (1922 - ’41) e nella Scuola Superiore di
Architettura dell’Università e nella facoltà di Magistero di Torino. Infine dal
1941 fu titolare di scultura nell’Accademia di BBAA di Roma e, dal 1952,
direttore. Dal 1920 espose nelle più importanti mostre nazionali, tra cui
bisogna ricordare le dieci edizioni della Biennale di Venezia (1920 - con una
scultura; 1926 - vincitore del premio Marini-Missana per la scultura Nudo di
donna; 1930 - con due sculture; 1932 - con tre sculture; 1934 - con
Nuotatrice, Galleria civica d’arte moderna, Torino e altre due opere; 1936 -
anno in cui fu anche commissario per gli inviti, con Ritratto di Italo
Cremona, Galleria d’arte moderna, Milano e altre tre sculture; 1938 - con
una sala comprendente cinque opere, tra cui Ritratto; 1942 - con un’opera
ispirata al Po, che Leonida Repaci definì “opera di larghe movenze strutturali
sorretta da immagine serena, cantante come la polla che gonfia perennemente le
vene del dio fluviale”; 1948 - con una scultura; 1954 - con tre sculture; le
Quadriennali romane (1931 - con Nudo di donna; 1935; 1939; 1943 - con
mostra personale, nella quale presentò un folto numero di ritratti e tre nudi
assai impegnativi e vinse il premio per la scultura; 1948; 1951/’52, con quattro
opere, Ritratto di vecchio, terracotta; Ritratto di P. G. ,
bronzo; Statua di donna, gesso; Ritratto di Sergio Pugliese,
gesso; 1956/57; 1965/66 ); le Promotrici di Torino (1935 - vincitore del premio
Ernesto di Sambuy; 1941 - premio per la scultura; 1957 - con mostra personale);
la IX Biennale Calabrese d’Arte di Reggio Calabria, 1949, con due sculture,
Francesca e Ritratto di Cilea. Nel 1954 fu organizzata una sua
personale al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Prese parte anche a
numerosissime mostre internazionali, tra cui : 1929 - Barcellona; 1931 - Atene;
1933 - Amburgo, Lipsia, Dresda, Augusta; 1935 - Parigi, Jeu - de - Paume, Mostra
dell’Arte Italiana dell’Ottocento e del Novecento; Budapest, premiato per la
scultura, Praga, Varsavia, Vienna; 1937 - S. Paolo, Berlino, con Busto
femminile, Parigi, medaglia d’oro per l’opera Ragazza seduta, 1933;
1938 - Berna; 1940 - New York. Fu autore di moltissimi monumenti pubblici,
sparsi ovunque in Italia (Monumento ai Caduti studenti dell’Università di
Napoli, 1921; Monumento ai caduti a Catanzaro, 1932, in piazza
Matteotti; Luzzara; Ariano di Puglia; Palmi, 1929; Montecalvo Irpino; e altri
ancora). Sue opere nelle Gallerie d’arte Moderna di Roma (Ragazza che cammina,
1932; Ritratto di Ferruccio, 1935; Ritratto del pittore Miradio,
1938; Ritratto di C. Turina, 1940 ); Firenze (Ritratto di Giorgio De
Chirico, 1933); Torino (Ritratto di G. Coda, 1939 ); Milano; Genova (Ritratto
di mia moglie, 1932); nel Municipio di Napoli (Ragazzo danese, 1916);
nel Museo romano di Vercelli (Statua di Giulio Cesare, 1939); nelle città
di Asti (Cappella Penna, 1933; Il Buon Evento per villa Pugliese,
1935); Roma (Ritratto del Gen. Giardino, 1935; Statua della filosofia
nel Palazzo della Civiltà all’Eur, 1941; Lampade di bronzo ai lati della
statua di San Pietro nelle Grotte Vaticane, 1950; Statua di Sant’
Antonio nella Chiesa del Riposo, 1957; Busto del Sen. Vanoni a
Palazzo Madama, 1959; Busto di Michele Bianchi, in marmo, nella Camera
dei Deputati); Torino (Cappella Marone e Vaciago, 1936; Medaglia
d’oro della città, 1936 ); Budapest (Gruppo della Resurrezione di Lazzaro,
1937); Alessandria (Tomba Guidotti - Serra, 1941); Palmi (Statua della
Musica e Il Mito di Orfeo per la Tomba di Francesco Cilea
nell’omonimo teatro, 1951; Stele commemorativa di Ibico, 1952; Tripode
di Diego Vitrioli, 1952); Giamaica (Statua di Cristoforo Colombo,
1956); Taverna (Monumento a Mattia Preti, 1957); Napoli (Cappelle del
Principe Brancaccio, 1963). Le sue opere migliori, secondo una valutazione
dello stesso scultore, sono i Rilievi del palazzo della Compagnia di
Assicurazioni di Torino in Roma. Nel suo paese, a lato dell’ingresso della
Chiesa madre una Statua raffigurante la Madonna. Fu anche pittore; sue
opere a Palazzo Braschi a Roma e in collezioni private. A Palmi, presso la Casa
della Cultura, è ospitata la gipsoteca dell’autore. Come scrittore compose
poesie (Pigmalione, 1956), redasse articoli sulla Gazzetta del Popolo
di Torino, saggi (L’arte religiosa e la crisi del gusto contemporaneo,
1953; L’estetica del cubismo, 1953; Spazio e cielo nell’Angelico,
1955; Arte moderna, 1960; La psicologia della forma e l’arte moderna,
1961), voci nell’Enciclopedia Treccani (1935), e alcuni libri di storia e
critica d’arte, tra i più importanti ed aperti del suo tempo: Dalle botteghe
agli studi, 1926; Discorsi sulla scultura, 1931; La nuova pittura,
1932; Il Giudizio di Michelangelo, 1947; L’idea figurativa, 1952
(volume per il quale Benedetto Croce scrisse: “ E’ stato scritto con quello
stesso intento con il quale io ho scritto il mio sulla poesia e viene ora a
coprire la lacuna che restava per le arti figurative); Croce e le arti
figurative, 1953; L’errore di Cèzanne, 1954. Sue opere alla rassegna
“La Divina Bellezza”, Complesso del San Giovanni, Catanzaro, 2002.