Davide Frisoni (Rimini 1965)
Ancorché giovanissimo, Frisoni rappresenta una ricerca pittorica originale nel panorama artistico contemporaneo in Italia. Pittore in tempi recenti (1996), formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, egli agli esordi è soprattutto illustratore e scenografo. Se i suoi ritratti, o meglio figure, dimostrano ancora un pittore ancorato a certa tradizione (e viene alla mente anche Gemito oltre ad Antonio Mancini per quel realismo crudo e grigio), come nella serie dei Toreri che, inevitabilmente rimandano al meglio della pittura (non solo spagnola) nei secoli, è la sua intuizione della luce a partire dal 1999 che ci interessa particolarmente. Proprio da questa ricerca egli elabora il suo linguaggio che approda a momenti di vita autentica, dove la pittura non è più colore tanto è lavorata e limata (un lavorio intelligente e non banale), come in L’alba di un nuovo giorno o Asfalto di luce. E’ l’effetto metereologico sull’asfalto che a Frisoni interessa, la pioggia sull’asfalto, la luce sull’asfalto, la vita sull’asfalto, con esiti di tutto rispetto (forse le auto andrebbero accennate più che definite) e con risultati nuovi per certa pittura italiana.
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