Albano Barca Concesso (Oppido Mamertina (RC), 1877 - Bagno a Ripoli (FI), 1968)

 

 

Scultore, nipote di Salvatore Albano, che fu il suo primo maestro. Nel 1895 si trasferì a Firenze e sei anni dopo entrò nello studio di Antonio Garella, da cui rimase influenzato. Nel 1907 eseguì due busti di Re Umberto I, Reggio Calabria - Villa comunale; Bagno a Ripoli - piazza. Al termine della guerra ‘15/‘18 gli furono commissionati numerosi monumenti al Fante: Bagno a Ripoli; Oppido Mamertina, 1922; S. Marcello Pistoiese, 1923; Cosoleto; Incisa Val d’Arno; Ravezzano, 1925; Portico di Romagna, 1927; Santa Caterina d’Aspromonte, 1928; Giffoni, 1932; e Targhe commemorative per i caduti in guerra: Bagno di Romagna - Municipio; Gavignana, 1924; Antella - Cimitero, 1924; San Donato in Collina, 1926. Realizzò molti monumenti a personaggi illustri: Dante, 1921, San Gimignano - Palazzo Pretorio; Francesco Ferrucci, 1933, San Marcello Pistoiese - Municipio; Pio XI, 1933, Reggio Calabria - Seminario Arcivescovile; Rocco De Zerbi, 1934, Oppido Mamertina e un altro a Reggio Calabria - Villa Comunale; Vincenzo Morello, alias Rastignac, 1934, Reggio Calabria - Biblioteca Comunale; Giuseppe Verdi, Lucca - Conservatorio di Musica; Giuseppe Mazzini, Reggio Calabria - Palazzo della Provincia; Salvatore Albano. Nel 1928 partecipò alla Mostra Silana delle Arti Popolari di San Giovanni in Fiore col bronzo Brutium, Roma - Ministero degli Interni. Nel ’34 espose due Ritratti e il bozzetto San Giorgio a cavallo alla 1a Mostra Interprovinciale Fascista di Reggio Calabria, città che anche conserva nella Cappella del Sacramento in Cattedrale l’Altare Maggiore, in marmo, commissionatogli nel 1929 dall’arcivescovo mons. Carmelo Pujia, il San Marco Evangelista e il San Paolo, in marmo bianco di Carrara.

 


Enzo Le Pera

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

A. Panzetta, Dizionario degli Scultori Italiani dell’Ottocento e del primo Novecento, Allemandi, Torino, 1994

 

Clelia Montella, in Figurazioni del sacro, Laruffa, Reggio Calabria.