Pietro Annigoni (Milano 1910 – Firenze 1988)
Firmatario nel 1947 del "Manifesto dei pittori moderni della realtà" con, tra gli altri, Gregorio Sciltian, fu bersagliato da critiche che lo etichettarono come il "pittore delle regine". Milanese di nascita, sono per lui fondamentali i disegni di Leonardo all’Ambrosiana che lo porteranno ad essere graficamente un pittore del Rinascimento in senso strettamente formale. Avverso alle tendenze informali che giudica "avvelenate da un degrado spirituale con tutte le conseguenze d’una tragica perdita d’amore per la vita", ha l’ammirazione di De Chirico ma il pollice verso di Carlo Carrà che giudica il suo tecnicismo anacronistico. Se in Italia le porte gli sono precluse, è la Royal Academy inglese che gli conferisce la notorietà che si aspetta dai suoi mezzi: diviene così ritrattista ufficiale dell’aristocrazia inglese (Ritratto di Elisabetta II, 1955). Molti i riconoscimenti ufficiali, fra i quali spicca il titolo di Cavaliere di Gran Croce. Grande viaggiatore e spirito libero (per questo l’unico pittore classicista del novecento italiano tutto sommato rispettato), si spegne a Firenze nel 1988.
Bibliografia: Pietro Annigoni : oltre l'apparenza / Museo di San Pietro, Assisi 2006
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