Aureliano Toso

Aureliano Toso Vetri Decorativi Murano         

                                                               

                             

 

                            Galleria delle Opere

 

 



La vetreria venne fondata nel 1938 da Aureliano Toso che si avvalse fin dall'inizio della collaborazione del pittore Dino Martens, di cui già aveva apprezzato le qualità di progettista. Le prime sperimentazioni rilevanti, a livello di ricerca, appaiono alla XXII Biennale nel 1942, con una serie di vetri a fasce dai colori contrapposti e una di vetri spessi spiraliformi con inclusioni policrome. Nel 1948 realizzò uno dei pezzi più significativi, "La bottiglia del mago", esposta alla Mostra Storica del Vetro Muranese e nella Biennale del 1952, anticipando la fortunata serie degli "Oriente". Per la prima volta il vetro veniva usato alla stregua di un qualsiasi altro media attraverso il quale un artista poteva esprimersi.
Dal 1946 al 1960 Dino Martens disegnò per Toso una serie incredibile di pezzi, per lo più unici o a tirature limitate, con i quali, sfruttando le tecniche tradizionali, riuscì ad ottenere effetti policromi nuovissimi, abbinati a forme asimmetriche estremamente ardite e di difficile esecuzione. In questa sua ricerca l'artista venne molto aiutato dal titolare che lo assecondò mettendogli a disposizione mezzi notevoli e la collaborazione di alcuni tra i migliori maestri dell'isola come il celebre Aldo Bon "Polo", Mario Zanetti e Silvano Simioni.
La Vetreria partecipò alle più importanti manifestazioni in Italia e all'estero, riscuotendo un grande successo di critica, confermato dall'assegnazione di svariati premi, tra i quali nel 1951 la medaglia d'oro alla Triennale di Milano. Per breve tempo collaborarono artisti italiani e stranieri, ricordiamo Fioravante Seibezzi, Aldo Bergamini e Jan Le Witt.
Dino Martens lasciò la vetreria all'inizio degli anni '60, e dopo la sua morte avvenuta nel 1970, Aureliano Toso scrisse su "La Voce di Murano": "I vetri da lui disegnati denotano la mano e la mente di un vero pittore che sente l'essenza della materia vitrea che si esalta nella distribuzione dei colori nei quali egli trasmette con passione la sua sensibilità, la sua originalit, assieme ad un meticoloso studio".
Nel 1966 la direzione artistica venne affidata a Gino Poli per l'esperienza progettuale acquisita presso la Venini & C. Negli anni seguenti si specializzò nella produzione conto terzi di vetri stampati per illuminazione, attività che continua tuttora.
 

 

 

Franco Deboni

 

 

 


Bibliografia:
 

Lorenzetti C., Vetri di Murano, Bergamo 1940
Mariacher G., L'Arte del Vetro, Verona 1958
Gasparetto A., Il Vetro di Murano dalle origini ad oggi, Venezia 1962
Polak A., Modern Glass, Londra 1979
Tagliapietra S., La Magnifica Comunità di Murano, 1900-1925, Verona 1980
Barovier Mentasti R., Il Vetro Veneziano, Milano 1987
Neuwirth W., Italian Glass, Vienna 1989
Deboni F., I Vetri Venini, Torino 1992
Barovier Mentasti R., Vetro Veneziano 1890-1990, Venezia 1993
Heiremans M., Art Glass from Murano, Stoccarda