Gino Cenedese         

                                                               

 

                             

                            Galleria delle Opere

 

 


Gino Cenedese  apre nel 1946 la sua vetreria. Dal 1947 al 1950 prende come socio e maestro Alfredo Barbini, che in seguito aprirà una sua fornace. Anche Fulvio Bianconi collabora, fin dalla Biennale del 1950, disegnando una serie di vasi con applicazioni ed altri pezzi con decori sommersi. Un altro collaboratore di rilievo è il pittore Riccardo Licata, autore dei primi "Acquari", grandi blocchi di vetro incolore contenenti elementi in paste policrome, astratti o figurativi, prodotti dal 1952, e rimasti per molti anni tra i pezzi più tipici della Cenedese.
Negli anni '60, Antonio Da Ros caratterizza le linee produttive della fornace facendo largo uso del vetro "sommerso", sia su vasi di grosso spessore, sia su figure molto stilizzate o astratte. In questo periodo collabora anche il maestro vetraio Ermanno Nason, autore materiale di numerosi pezzi disegnati da Marc Chagall, Georges Braque e altri, per la I.V.R. Mazzega. La vetreria, sotto la direzione artistica di Antonio Da Ros, è tuttora attiva e operante, in particolare nel settore dell'illuminazione per grandi edifici, in Italia e all'estero orna le sale di vendita della Cenedese a Murano. Anche Fulvio Bianconi collabora, fin dalla Biennale del 1950, disegnando una serie di vasi con applicazioni ed altri pezzi con decori sommersi, la cui identificazione però è spesso assai ardua in quanto buona parte degli archivi sono andati distrutti durante l'alluvione del 1969, culminata con una delle più devastanti "acque alte" che Venezia ricordi. Un altro collaboratore di rilievo è il pittore Riccardo Licata, autore dei primi "Acquari", grandi blocchi di vetro incolore contenenti elementi in paste policrome, astratti o figurativi, prodotti dal 1952, e rimasti per molti anni tra i pezzi più tipici della Cenedese.
Negli anni '60, Antonio Da Ros caratterizza le linee produttive della fornace facendo largo uso del vetro "sommerso", caro a Flavio Poli, rielaborandone le tecniche di applicazione, sia su vasi di grosso spessore, sia su figure molto stilizzate o astratte. In questo periodo collabora anche il maestro vetraio Ermanno Nason, autore materiale di numerosi pezzi disegnati da Marc Chagall, Georges Braque e altri, per la I.V.R. Mazzega. Sfruttando le sue notevoli doti di creatore, ha la possibilità di realizzare prototipi che, a volte, gli consentono di raggiungere risultati artistici notevoli. La vetreria, sotto la direzione artistica di Antonio Da Ros, è tutt'ora attiva e operante, in particolare nel settore dell'illuminazione per grandi edifici, in Italia e soprattutto all'estero.

 

Franco Deboni

 

 


Bibliografia:
 

Lorenzetti C., Vetri di Murano, Bergamo 1940
Mariacher G., L'Arte del Vetro, Verona 1958
Gasparetto A., Il Vetro di Murano dalle origini ad oggi, Venezia 1962
Polak A., Modern Glass, Londra 1979
Tagliapietra S., La Magnifica Comunità di Murano, 1900-1925, Verona 1980
Barovier Mentasti R., Il Vetro Veneziano, Milano 1987
Neuwirth W., Italian Glass, Vienna 1989
Deboni F., I Vetri Venini, Torino 1992
Barovier Mentasti R., Vetro Veneziano 1890-1990, Venezia 1993
Heiremans M., Art Glass from Murano, Stoccarda