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Trieste di ieri e di
oggi
Trieste Antica
Durante il Neolitico il territorio dove sorge
attualmente la città di Trieste con il suo retroterra carsico divenne sede
stabile dell'uomo. Successivamente, all'incirca dall'età del bronzo, iniziò a
svilupparsi in regione la cultura dei Castellieri da parte di popoli
preindoeuropei. Dopo il X secolo a.C. è documentata sul Carso la presenza dei
primi nuclei di indoeuropei, gli Istri, che tuttavia, con ogni probabilità, non
furono i primi abitatori della futura Trieste, nonostante la presenza in zona di
alcuni castellieri che essi stessi avevano edificato. La fondazione del primo
nucleo della romana Tergeste sembrerebbe infatti imputabile al popolo dei Veneti
o Paleoveneti, come testimoniato dalle radici venetiche del nome "Terg" ed "Este".
Strabone tuttavia, fa risalire la fondazione di Tergeste al popolo celtico dei
Carni.
A seguito della conquista romana (II secolo a.C.) la località divenne municipio
di diritto latino con il nome di Tergeste, sviluppandosi e acquisendo una netta
fisionomia urbana già in epoca augustea. Raggiunse la sua massima espansione
durante il principato di Traiano, con una popolazione che doveva aggirarsi sui
12.000 - 12.500 abitanti secondo Pietro Kandler, (solo negli anni sessanta del
XVIII° secolo la città raggiunse nuovamente la consistenza demografica di età
romana). Nella parte bassa del colle di san Giusto verso il mare è ancor oggi
possibile osservare i resti della città romana, nonostante le numerose
costruzioni moderne che ne coprono, in parte, la visuale. La città di Tergeste
risulta chiaramente indicata anche sulla Tavola Peutingeriana, che raffigura
l'Impero romano in epoca augustea.
Due edifici ci offrono una chiara testimonianza dell'importanza di Trieste in
epoca romana: il Teatro, della fine del I° secolo a.C. (ma ampliato sotto
Traiano), con una capienza di circa 6.000 spettatori, e la basilica
paleocristiana, edificata fra il IV e il V secolo, contenente alcuni mosaici,
segno tangibile della ricchezza della chiesa locale e della città di Tergeste
fino a tarda età imperiale. Sul colle di San Giusto sono tuttora visibili alcuni
resti dei templi a Giove e ad Atena. Di quest'ultimo si sono conservate alcune
strutture architettoniche nelle fondamenta della cattedrale, identificabili
dall'esterno grazie ad apposite aperture nelle pareti del campanile e nel
sottosuolo (tramite accesso dal Museo civico di storia ed arte di Trieste).
Altro monumento romano mantenutosi in discrete condizioni fino ai giorni nostri
è l'Arco di Riccardo, antica porta cittadina edificata nella seconda metà del I
secolo a.C. A Barcola, Grignano e altre località della costa sono stati
rinvenuti resti di ville appartenenti al patriziato locale e in massima parte
erette nel I e II secolo.
Importante fu il collegamento effettuato dall'imperatore Flavio Vespasiano tra
Trieste e Pola. Tuttora rimane il tracciato denominato proprio "Via Flavia".
Trieste possedeva un porto (in zona Campo Marzio) e una serie di scali di
modeste dimensioni lungo il litorale: sotto il promontorio di San Vito; a
Grignano, in prossimità di alcune ville patrizie; a Santa Croce, ecc.). Il
fabbisogno idrico della città era all'epoca soddisfatto da due acquedotti:
quello di Bagnoli e quello di San Giovanni di Guardiella.