Tiziano Galli,
artista e artigiano, ceramista e scultore, nasce a Milano il 31 dicembre
1908, da Angelo e da Adele Dentella. Il padre, scultore di una certa
fama, ha uno studio in Viale Pasubio a Milano, dove realizza
busti e statue, ornamenti in marmo e bronzo, decorazioni funerarie.
Tiziano frequenta l'Istituto Tecnico, dimostrando da subito una spiccata
predisposizione per l'arte, prosegue gli studi alla "Scuola Superiore
degli Artefici", presso l'Accademia di Brera, seguendo i corsi di
disegno del Verzetti.
Collaboratore nell'attività di famiglia, si dedica alla
decorazione architettonica e della statuaria commemorativa. Alla morte
del padre, avvenuta il 24 maggio del 1933, si trasferisce nell'atelier
dello scultore Giannino Castiglioni, collabora con altri studi
artistici del capoluogo lombardo nella realizzazione di modelli
di busti e gruppi ornamentali in terracotta, marmo e pietra. Nel 1935,
apre a Busto Arsizio il suo primo laboratorio artistico, continuando a
realizzare prevalentemente opere in pietra e in marmo. Successivamente,
con un forno rudimentale, inizia a realizzare suppellettili in maiolica
e qualche piccola scultura.
A partire dai primi anni Quaranta, nel laboratorio di Busto Arsizio,
Tiziano progetta numerosi modelli in gesso patinato e in ceramica, che
regista presso l' E.N.A.P.I. (Ente Nazionale per l'Artigianato e Piccole
Industrie) e il Ministero della Cultura Popolare.
Tra queste, compaiono soggetti sacri e gruppi d'ispirazione popolare e
di costume. Il 10 agosto 1942, si unisce in matrimonio con Maria Bolla.
Al termine del secondo conflitto mondiale riprende l'attività nel
capoluogo lombardo, in via Ambrogio Figino, affiancando alla vecchia
produzione vari modelli in ceramica di statuette e figurine
rappresentanti la vita quotidiana. Gli esemplari vengono principalmente
commercializzati in Italia, soprattutto a Venezia, sulla Costa
Amalfitana, sulla Riviera Adriatica e nella Repubblica di San Marino.
Nel 1949, per esigenze di spazio, il laboratorio viene trasferito in via
Giannini, sempre a Milano, dove operano stabilmente dai cinque ai sei
artigiani. Viene stampato il primo catalogo illustrato: «Galli Tiziano &
C. - Milano Italia» con circa centocinquanta modelli: fanciulli,
contadinelle, scugnizzi, piccoli cowboy, ragazze in costume
folcloristico, veneri esotiche, dive del cinema, fate e cenerentole,
pappagalli, cerbiatti, pantere, giraffe, cani, gazzelle, cavalli,
Madonne capoletto e gruppi. La produzione continua ad aumentare, si
moltiplicano i modelli ed il numero degli addetti alla produzione.
Il laboratorio viene nuovamente trasferito in una sede più ampia, in via Niccodemi 5. I suoi prodotti si
esportano a Cuba, in Argentina, negli
Stati Uniti, in Brasile, a Panama, oltre che in diversi paesi d'Europa,
Regno Unito e Olanda.
La produzione destinata all'estero, sovente reca la firma del
committente. Nel 1954 l'attività si trasferisce in un'antica filanda di
Aicurzio, in provincia di Milano. Il numero
dei collaboratori raggiunge la ventina. Nel nuovo catalogo illustrato:
«Ceramiche Artistiche Galli Tiziano & C. Milano», nell'ottantina di
modelli proposti vi sono figure femminili di notevoli dimensioni e
dalle suggestioni esotiche: Ondine; Nascita di Venere; Figlia di
Marte; Nudo con conchiglia; Nadir ed Estasi.
Per queste creazioni,
Galli trae spunto dal mondo hollywoodiano e dalla cartellonistica
pubblicitaria. Dal 1960 Tiziano Galli inizia a produrre anche opere in
porcellana, replicando alcuni dei vecchi gruppi più fortunati,
come
Lotta subacquea, Nascita di Venere, Estasi.
Negli anni Settanta, nel pieno del successo, la ditta impiega cinquanta
operai; si producono esemplari raffinati dalle ardite soluzioni tecniche
e compositive, sovente caratterizzati da un tono macchiettistico e
caricaturale. I soggetti storici, mitologici, letterari e allegorici,
vengono affiancati da spunti aneddotici, caricaturali e fantastici. In
questo periodo, insieme alla firma dell'artista, gli esemplari vengono
marcati dalla "N" coronata, di Capodimonte. Dal 1980 Tiziano Galli
rallenta notevolmente l'attività creativa; il numero dei dipendenti si
riduce fino a quindici.
Dopo lunga malattia, muore nella sua casa-laboratorio il 26 marzo
1986. L'attività della fornace prosegue sino alla fine del 1988;
l'anno successivo la vedova liquida l'azienda e affida gli stampi
originali a Roberto Brambilla, il quale da vita alla "Tiziano Galli di
Brambilla Roberto". La fabbrica, con sede nei pressi di Como, produce i
modelli di Galli, affiancati da un repertorio ideato dal Brambilla fino
al 1991, quando la "Thea Porcellane d'Arte" cessa l'attività.
Giorgio Catania
Bibliografia:
Emanuele Gaudenzi - Tiziano Galli,
Sculture domestiche. Faenza 2007