Abeyk (Giovanni), nacque in
Brugges nel 1370; si ignorano quali fossero i suoi maestri. Lavorava
lodevolmente secondo le condizioni dei tempi, insieme al fratello Uberto,
maggiore di età non di merito, nato in Maestricht nel 1366 e morto nel
1426; alcune di queste opere si conservavano nelle Fiandre. Per caso
espose una tavola al sole onde asciugarla, invece spezzossi. Diessi
allora Giovanni a meditare come impedir tal effetto, ed inventò o si
risovvenne dela pittura ad olio. Dico si risovvenne, giacchè per molti
mi è dimostrato che il dipingere ad olio era conosciuto e praticato
anche prima di lui. Checchè ne fosse, i due fratelli custodivano gelosi
il loro segreto; solo Antonello da Messina venuto per varii motivi a
Brugges, seppe scoprirlo e confessarlo all'Europa (V. ANTONELLO
da Messina). Giovanni morì vecchissimo, e que' di Brugges l'onorarono
con splendida sepoltura.
(F. De Boni,
Biografia degli artisti. Venezia 1840)
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Abeyk (Giovanni), Se non fosse ormai all'evidenza
dimostrato, che la maniera del dipingere all'olio era conosciuta e
praticata, sebbene non frequentemente, anche prima di questo pittore,
dovrei dare a quest'articolo assai maggiore estensione. Nacque Giovanni
in Bruges nel 1370, e non è ben noto sotto quali maestri apprendesse a
dipingere. Non tardò a farsi distinguerà con lodevoli lavori, secondo
comportavano le condizioni de' tempi. Aveva un fratello d'età maggiore,
nato in Maestricht nel 1366, ma a lui inferiore di merito, in compagnia
del quale fece molte opere, alcune delle quali conservavansi tuttavia
nel XVII° secolo in parecchie città delle Fiandre, e particolarmente in
Bruges. Accadde che avendo esposta al sole una tavola, per farla
asciugare, si trovò per l'azione del colore spezzata; per il quale
accidente pensando ai mezzi di ovviarvi, gli venne fatto d'inventare, o
almeno di ritornare in uso il metodo del dipingere ad olio. I due
fratelli tenevano cautamente celato questo segreto, che dava ai loro
dipinti maggior vaghezza; ma ad Antonello da Messina, recatosi sotto
vari pretesti in Bruges, e contratta con Giovanni domestichezza, gli
venne fatto di scoprirlo, onde in breve fu comune a tutta l'Europa; su
di che vedasi 1'articolo Antonello.
Giovanni mori assai vecchio, avanti la metà del quindicesimo secolo, in
Bruges, dov'ebbe splendida sepoltura.
(Stefano Ticozzi, Dizionario degli
Architetti, Scultori, Pittori d'ogni età e d'ogni nazione, Vol. I -
Milano, 1830-1833)