Abell
(Giovanni),
cantante inglese e suonatore di liuto. Carlo II lo stipendiò, e poi
licenziollo perchè cattolico. Egli sul continente in breve consumò
quanto danaro aveva ammassato, onde fu astretto a viaggiare suonando per
le piazze e le vie. A Varsavia, ricusò di farsi udire dal re che lo
richiedeva se non che a viva forza condotto, seduto e legato in una
sedia a bracciuoli, che fu tratta in alto nel mezzo d'una gran sala,
circondata da gallerie, dov'era la carte, e fatti entrare degli orsi nel
sottoposto piano, Abell cantò piuttosto clic restar preda degli orsi.
Errò qua e là molti anni; tornato in Inghilterra del 1701 vi pubblicò
una raccolta di canzonette in varie lingue, e morì oscuro in estrema
vecchiezza.
(F. De Boni,
Biografia degli artisti. Venezia 1840)
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