Abbiati (Filippo), nato
a Milano nel 1740, e allievo di Carlo Francesco Nuvoloni. Non riuscì
grande pittore quanto prometteva, perchè la sua fervida fantasia non s'
accomodava alla lentezza dell'arte ed alla diligenza che richiede la
pittura ad olio. Tuttavia terminò molti lavori sì a Milano che a Torino,
adesso smarriti, che allora piacquero; onde guadagnò assai, fece allievi
che onorano la sua memoria morì di settantacinque anni.
(F. De Boni,
Biografia degli artisti. Venezia 1840)
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Abbiati (Filippo), nacque in Milano nel 1740, fu
scolaro di Carlo Francesco Nuvoloni. Dotato di fervida fantasia e di
ferace ingegno, non seppe accomodarsi alla lentezza degli studii
fondamentali dell'arte e dalla diligenza che richiede il dipingere
all'olio. Simili difetti furono cagione che non emergesse miglior
pittore, che non lo furono il maestro ed il suo illustro condiscepolo
Federico Bianchi. Ad ogni modo condusse a fine molti lavori,
principalmente in Milano ed in Torino, ora quasi tutti perduti, e che
non importa ai giovani artisti di conoscere, meno poi d'imitare.
Guadagnò
assai, e mori di settantacinque anni lasciando alcuni allievi che fecero
onore alla memoria di lui.
(Stefano Ticozzi, Dizionario degli
Architetti, Scultori, Pittori d'ogni età e d'ogni nazione, Vol. I -
Milano, 1830-1833)