VAN DE VELDE (dinastia di pittori)
Giuliano Confalonieri
Adriaen van de Velde, La spiaggia a Scheveningen, 1658. Kassel, Staatliche Museen
ADRIAEN – Amsterdam 1636/1672 – Allievo del padre Willem il vecchio e fratello di Willem il giovane, studiò all’Aia, soggiornò per qualche anno in Italia e poi si stabilì definitivamente nella città natale. Esordì con quadri paesaggistici (marine, feste campestri) ampliando poi i soggetti con ritratti e scene di carattere religioso e mitologico con una sensibile modulazione dei piani di luce e degli accordi cromatici. Curiosamente, la sua attività si allargò per la richiesta di altri artisti dell’epoca di inserire nei loro dipinti figure di animali, delle quali era particolarmente esperto. Nelle opere il paesaggio è suggestiva la capacità di evidenziarne l’atmosfera. Alcuni lavori sono esposti al Louvre e Berlino. Polemista brillante divulgò le proprie idee con scritti e conferenze. Alla fine dell’Ottocento fondò un laboratorio di arti applicate, riordinò un Museo. Fu poi chiamato a Weimar dal granduca di Sassonia per dirigere l’Istituto antecedente del Bauhaus.
Esaias van de Velde, Il traghetto, 1622. Amsterdam, Rijksmuseum
ESAIAS – Amsterdam 1590/1630 – Fratello di Willem il vecchio, la sua attività principale si svolse alla Corte dei Principi con ritratti e dipinti di genere ma le opere più note sono le battaglie e soprattutto i paesaggi.
Willem van de Velde il vecchio, La battaglia del Suono, 1658. Monaco di Baviera, Alte Pinakothek
WILLEM IL VECCHIO – Leida 1611/1693 – Abbastanza famoso presso i contemporanei soprattutto per i disegni a sfondo documentario eseguiti a penna per l’ammiragliato olandese. A causa di vicende varie si trasferì in Inghilterra dove lavorò per Carlo II e del Duca di York.
Willem van de Velde il giovane, Mare calmo. Monaco di Baviera, Alte Pinakothek
WILLEM IL GIOVANE – Leida 1633/1707 – Collaboratore del padre, lo accompagnò in Inghilterra dove divenne pittore di Corte. Si specializzò nella rappresentazione di marine e di battaglie navali caratterizzate non solo dalla fedeltà documentaria ma anche nella resa dei valori atmosferici e dalla strutturazione spaziale. Numerose sue opere sono al Museo di Amsterdam e in Inghilterra, dove lavorò al servizio della casa reale e del duca di York..
Henri van de Velde, Werkbund Theater, 1913-14. Monaco di Baviera
HENRI – Anversa 1863/1957 – A Parigi frequentò artisti impressionisti e simbolisti, analizzò il rapporto tra arte e società; successivamente vide nell’industria un motivo di rinnovamento sostanziale e ciò lo indusse a progettare arredi e abitazioni. Due esposizioni (Parigi 1896 e Dresda 1897) lo inserirono nel mercato fino all’inizio della prima guerra mondiale. Proseguendo nella dialettica dei nuovi rapporti tra creazione architettonica e sviluppo imprenditoriale mantenne la tendenza alla ricerca individuale. Nel 1898 fondò un laboratorio di arti applicate, scrisse trattati per divulgare le proprie idee e – su richiesta del Granduca di Sassonia – progettò la sede del Museo che diventerà il noto Bauhaus: con l’ingresso nella società della ‘macchina’ ne divenne un cultore incondizionato.
giuliano.confalonieri@alice.it
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