Giuliano Confalonieri
Nel 1610 un geografo bolognese affermava: “in queste cave sotterranee si rubano alla terra lastre e massi che possono essere modellate a piacimento”. Si riferiva al minerale ‘ardesia’ molto usato nelle guarnizioni architettoniche soprattutto nella terra di Liguria. Sulle pendici del monte alle spalle di Chiavari-Lavagna nella riviera di levante, si estrae da tempi immemori – con fatica e pericolo per gli operai esposti alla polvere che intacca i polmoni con la micidiale silicosi che li portava alla morte – una roccia malleabile che si incontra molto spesso come ornamento ma anche come scalini, sui tetti e coronamento dei portoni: l’usura del passaggio continuo delle persone sui gradini si nota subito proprio per la scarsa resistenza di questo minerale, eppure il suo uso era molto diffuso tanto da richiedere continuamente l’apertura di nuove cave. L’eleganza del colore grigio scuro, la facilità di lavorazione e la disponibilità del materiale hanno fatto dell’ardesia un elemento fondamentale nelle costruzioni liguri, soprattutto in funzione decorativa. Le antiche lavagne delle scuole sulle quali si scriveva con il gessetto bianco sono un vivido ricordo di molte generazioni di alunni e la tipica frase della maestra diretta allo scolaro discolo era ‘vai dietro alla lavagna’. Un mestiere gravoso quello dei cavatori ma anche quello delle ‘portatrici’, ovvero le addette al trasporto delle pesanti lastre con guadagni irrisori. Si cercava di aprire le cave il più vicino possibile alle imbarcazioni che avrebbero portato il materiale a destinazione, però queste donne che vivevano di un’economia povera facevano viaggi stancanti con i pesi poggiati sulla testa. Come accade normalmente, chi faceva più fatica guadagnava meno di coloro che commerciavano: il solito passaggio tra produttore e consumatore nel quale ognuno tratteneva la propria parte di guadagno, spesso elevato. Ci furono periodi con una forte richiesta da parte di un mercato che aveva compreso l’importanza dell’ardesia nelle rifiniture anche – come usava allora – per contornare i caminetti; la pietra compatta è facilmente frazionabile in lastre sottili o in blocchetti per oggettistica di varia natura. L’entroterra del comune di Lavagna (valle Fontanabuona) è sfruttato dal Medioevo specialmente per la copertura dei tetti. Oggi questo minerale è usato per il restauro degli edifici storici e per strutture di vario tipo grazie all’eleganza del colore ed alla possibilità di una fine levigazione.
giuliano.confalonieri@alice.it (2012)
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