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Mattia Preti
Giuliano Confalonieri
Soprannominato
Cavaliere Calabrese (nato in provincia di Catanzaro nel 1613, morto
a Malta nel 1699), Prèti soggiornò a Roma e Napoli dove subì l’influenza
del Caravaggio e del Guercino. Considerato uno dei maggiori artisti
dell’epoca, nella capitale ebbe notevoli conoscenze che lo insignirono
dell’Ordine di Malta e lo immisero nella Congregazione dei Virtuosi
del Pantheon.
Proprio in quel
periodo effettuò i grandi affreschi del coro e della tribuna romana di
S. Andrea della Valle. A Modena eseguì la cupola ed il coro di S.
Biagio, a Napoli realizzò La peste ed Il figliuol prodigo
che lo resero famoso nel territorio. Trasferitosi a Malta divenne
pittore ufficiale dell’Ordine con l’incarico di eseguire cicli
monumentali e tele pur mantenendo rapporti con i committenti della
penisola. Prèti rimase sempre ancorato al territorio ed alle sue
suggestioni – avvalendosi della collaborazione degli allievi – creando
Natività della Vergine, Battesimo di Cristo. Anche a
distanza di anni mantenne la sua capacità inventiva impegnandosi in
sontuose decorazioni che influirono anche sull’arte del Settecento. A
Napoli il pittore eseguì una serie di affreschi ex-voto per la peste e
pale d'altare diventando così una personalità di spicco nella città
partenopea. Continuò la sua attività decorando sul soffitto della chiesa
di San Pietro a Maiella Storie della vita di San Pietro Celestino e
Santa Caterina d'Alessandria.
Le
due composizioni del Figliuol prodigo sono esposte al museo di
Capodimonte ed al Palazzo Reale a Napoli, il San Sebastiano è
visibile nella chiesa di S. Maria dei Sette Dolori e la Madonna di
Costantinopoli nella chiesa di S. Agostino agli Scalzi. Nel 1661
l'artista si stabilì a Malta dove, come pittore ufficiale dei Cavalieri
dell'Ordine, fu impegnato nella decorazione della cattedrale di S.
Giovanni a La Valletta con Storie del Battista nonché
nell’esecuzione di numerose tele per le chiese dell'isola. Alla metà
del secolo, il pittore acquisì notevoli incarichi: affreschi monumentali
del coro e della tribuna di S. Andrea della Valle a Roma, l’abside e la
lunetta di S. Giochiesa. Nel frattempo spedì numerose tele da La
Valletta in Italia, Spagna, Germania. Sue opere sono così presenti in
molte gallerie su scala mondiale, favorite da un sistema di lavoro che
gli permise di realizzare un grande numero di opere monumentali e
decorative.
Giuliano Confalonieri
giuliano.confalonieri@alice.it