Condividi su
Facebook
Giuliano Confalonieri
Miniaturisti Fiamminghi:
Fratelli Limbourg
Fino all’avvento
della fotografia, i ritratti o le figure intere venivano realizzate dai
pittori con varie tecniche, dai colori ad olio ai pastelli alle matite
colorate. Un sistema costoso alla portata solamente delle classi
abbienti. Alcuni maestri divennero famosi per la partecipazione al
clima dell’epoca e per la passione che li coinvolgeva. Nel XIII° secolo
la miniatura si estende dai monasteri alle università ed alle Corti con
conseguenti inserti profani.
Pol,
Jeannequin ed Hermann Limbourg, sono stati tre artisti di
codici miniati operanti a cavallo del XIV/XV secolo. L’apprendistato
presso un orafo parigino e la tutela dello zio li abituarono a lavorare
con accuratezza sui piccoli formati. Presso la Corte ducale realizzarono
illustrazioni molto pregiate e pertanto furono confermati nella carica
fino alla loro morte avvenuta probabilmente per l’epidemia di peste del
1416. Completarono il manoscritto
Très riches
heures du duc de Berry
suddividendolo in un capitolo dedicato alle
preghiere
ed un altro con la serie dei
Mesi,
ovvero dodici immagini a tutta pagina accompagnate dal relativo
calendario.
Sono dipinti anche paesaggi nei quali i Signori si svagano ed i
contadini lavorano la terra. In lontananza spuntano le guglie del
castello
ducale. Perfettamente conservate, le miniature dei Mesi esprimono una
creatività nuova per il genere poiché i colori sono luminosi e le
dorature utilizzate con abbondanza negli ornamenti dei nobili e nelle
decorazioni degli sfondi. Dopo il decesso del mecenate, i tre fratelli
continuarono a lavorare illustrando il Libro delle ore (libro
di preghiera). Morirono nel 1416 forse a causa di un’epidemia di
peste. Codici sfarzosi in cui la
tradizione classica è rivista in termini
di solenne ieraticità. I monasteri del Monte Athos hanno prodotto
lavori di ottimo livello ed i
manoscritti delle Isole Britanniche impressionano per la fantasia degli
ornati. Secoli dopo le scuole nazionali tendono a differenziarsi.
La prima scuola, in ordine
cronologico, è quella spagnola del X° secolo
ispirata dalla cultura islamica,
quella francese inaugura il gotico con intense scene di argomento
profano imitata dall’Inghilterra. In Italia nascono scuole
differenziate, la cui attività si espleta a Firenze, Siena e Ferrara.
Dal Seicento i dipinti miniati (ritratti, nature morte e paesaggi) il
genere si diffonde in Inghilterra, Germania e Paesi Bassi per poi
decadere nel secolo successivo.
Giuliano Confalonieri
giuliano.confalonieri@alice.it