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Giuliano Confalonieri

 

 

 

Miniaturisti Fiamminghi:

Fratelli Limbourg

 

 

 

Fino all’avvento della fotografia, i ritratti o le figure intere venivano realizzate dai pittori con varie tecniche, dai colori ad olio ai pastelli alle matite colorate. Un sistema costoso alla portata solamente delle classi abbienti. Alcuni maestri  divennero famosi per la partecipazione al clima dell’epoca e per la passione che li coinvolgeva. Nel XIII° secolo la miniatura si estende dai monasteri alle università ed alle Corti con conseguenti inserti profani.

 

 

 

Pol, Jeannequin ed Hermann Limbourg, sono stati tre artisti di codici miniati operanti a cavallo del XIV/XV secolo. L’apprendistato presso un orafo parigino e la tutela dello zio li abituarono a lavorare con accuratezza sui piccoli formati. Presso la Corte ducale realizzarono illustrazioni molto pregiate e pertanto furono confermati nella carica fino alla loro morte avvenuta probabilmente per l’epidemia di peste del 1416. Completarono il manoscritto Très riches heures du duc de Berry suddividendolo in un capitolo dedicato alle preghiere ed un altro con la serie dei Mesi, ovvero dodici immagini a tutta pagina accompagnate dal relativo calendario. Sono dipinti anche paesaggi nei quali i Signori si svagano ed i contadini lavorano la terra. In lontananza spuntano le guglie del castello ducale. Perfettamente conservate, le miniature dei Mesi esprimono una creatività nuova per il genere poiché i colori sono luminosi e le dorature utilizzate con abbondanza negli ornamenti dei nobili e nelle decorazioni degli sfondi. Dopo il decesso del mecenate, i tre fratelli continuarono a lavorare illustrando il Libro delle ore (libro di preghiera). Morirono nel 1416 forse a causa di un’epidemia di peste. Codici sfarzosi in cui la tradizione classica è rivista in termini di solenne ieraticità. I monasteri del Monte Athos hanno prodotto lavori di ottimo livello ed i manoscritti delle Isole Britanniche impressionano per la fantasia degli ornati. Secoli dopo le scuole nazionali tendono a differenziarsi. La prima scuola, in ordine cronologico, è quella spagnola del X° secolo ispirata dalla cultura islamica, quella francese inaugura il gotico con intense scene di argomento profano imitata dall’Inghilterra. In Italia nascono scuole differenziate, la cui attività si espleta a Firenze, Siena e Ferrara. Dal Seicento i dipinti miniati (ritratti, nature morte e paesaggi) il genere si diffonde in Inghilterra, Germania e Paesi Bassi per poi decadere nel secolo successivo.

 

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it