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I VETRI DELLA
MANIFATTURA LOETZ
Franco Borga
Manifattura Loetz, 1906.
Lampada Milchig in vetro opalescente poggiante su gambo decorato con
putti e rose in bronzo dorato. Alt. cm 51. Doc. Cat. Ketterer
Monaco.
Johann Loetz
(1778-1848) rileva la vetreria di Klostermühle (oggi Kastersky Mlyn)
fondata da Johann Baptist Eisner von Eisenstein nel 1836. Dopo la sua
morte la manifattura è diretta dalla moglie, Susanna Huskova (n. 1809),
con l'iscrizione al registro del Commercio (Pretura di Pisek) sotto la
denominazione Ditta Johann Loetz Witwe.
Manifattura Loetz 1899. Coppa lavorata a caldo
a motivi vegetali; ornamenti in vetro Creta iridescente,
Alt. cm 14,5. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
→
← Manifattura Loetz,
1899. Vaso in vetro Phänomen iridescente con riflesso metallico.
Alt. cm 13,5. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
Manifattura
Loetz, 1900. Vaso in vetro Opolglas con cracuelure mat e iridescente.
Alt. cm 15. Doc. Cat. Ketterer Monaco. →
←
Manifattura Loetz, 1902. Vaso in vetro iridescente a forma di
fiore lavorato a caldo su piede circolare. Alt. cm 38. Doc. Cat.
Ketterer Monaco.
Nel 1879 è il nipote,
il barone Max Ritter von Spaun a prendere le redini della vetreria; egli,
modernizzandone i procedimenti, chiama alla direzione artistica il
tecnico Eduard Prochaska, istancabile inventore di nuove tecniche e
ottiene numerosi brevetti. Con la lavorazione di vetri imitanti le
pietre semi-preziose, i marmorizzati e i venati, dà avvio ai decori
detti Intarsia, fatti con inclusioni a caldo di serpentine o
pastiglie di vetro colorato in un vetro chiaro, e Octopus, dalle
differenti sfumature associate ai blu turchese, con ornamenti
opalescenti ripresi ad oro.
Manifattura Loetz, 1904.
Lampada Farbloses Überfanglass in vetro mat iridescente poggiante su
piede in metallo. Alt. cm 42. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
Manifattura Loetz, 1902.
Vaso Trompetenhais in vetro papillon iridescente. Alt. cm 15,8. Doc.
Cat. Ketterer Monaco.
→
Verso il 1890
incomincia con le prime iridescenze di vetri con riflesso metallico, per
giungere sul finire del secolo alla realizzazione del vetro Phänomen
con applicazioni e inserti di filamento di vetro in parte metallizzati,
simile al vetro di Tiffany e al famoso vetro Papillon, in
numerose varianti e combinazioni di colori, caratterizzato da un decoro
costituito da punti o placche iridescenti, evocanti l'aspetto delle ali
di piccole farfalle. Nel decennio precedente il finire del secolo,
esegue altri vetri battezzati Colombia, per l'immagine dedicata a
Cristoforo Colombo, Pavonia un vetro ambrato, Alpenrot e
Alpengrün vetri colorati chiari e luminosi, e ancora Rusticana
e Pampas.
← Manifattura
Loetz, 1900. Lampada Farbloses Glas in vetro a decoro pettinato
iridescente; montatura in bronzo. Alt. cm 28,5. Doc. Cat. Ketterer
Monaco.
Manifattura Loetz, 1925.
Lampada in vetro iridescente a decoro di paesaggio finemente inciso ad
acido su fondo opalino; firma Loetz in rilievo a cammeo. Alt.
cm 45. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
→
← Manifattura
Loetz, 1902. Vaso in vetro Papillon iridescente lavato a caldo alla
pinza. Alt. cm 17,8. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
All'inizio del secolo
crea Calliope, vetro iridescente blu-verde dal decoro a disegni
floreali, Formosa, molto simile al Calliope ma dai motivi
astratti, Creta, vetro iridescente con ornamenti in rilievo,
Cytisus, vetro perlato con iridescenze dorate, Orpheo, vetro
ambrato a iridescenza a lustro (tecnica che appartiene alla
ceramica, ma che si presta anche al vetro), di particolare lucentezza e
dagli straordinari riflessi cangianti, che più si avvicina al Favrile
di Tiffany. Inoltre, la manifattura, verso il 1910, propone vetri a
cammeo secondo il gusto francese, a due strati dai motivi floreali
incisi ad acido.
Manifattura Loetz, 1902.
Vaso Phönomen Glas opalescente. Alt. cm 26,1. Doc. Cat. Ketterer
Monaco.
← Uno di una coppia di vasi
Farbloses Glas in vetro opalescente decorati con applicazioni a caldo.
Firmati Loetz Austria, 1901. Alt. cm 23,6. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
Manifattura Loetz 1905.
Vaso Schulter in vetro iridescente. Alt. cm 20,2. Doc. Cat.
Ketterer Monaco. →
Nel 1908 Max Freiherr
von Spaun Jr. (n. 1883) succede al padre nella direzione dell'impresa,
che conta ora 200 lavoranti, e nell'anno seguente è chiamato alla
direzione artistica Adolf Beckert (1884-1929) che resta, con proficua
collaborazione, fino al 1911, quando è chiamato a insegnare alla
prestigiosa Scuola d'Arte Vetraria di Steinschënau. Molti i creatori dei
modelli e dei decori: la collaboratrice più importante è senz'altro la
pittrice Maria Kirschner autrice, tra il 1898 e il 1914, di 270 modelli
eseguiti in serie dalla manifattura; l'architetto Leopold Bauer
(1872-1938) crea oltre 60 modelli che si distinguono per il pregio della
purezza delle forme; Franz Hofstätter disegna quella serie di vasi che
ottengono il Grand Prix a Parigi nel 1900.
Manifattura Loetz, 1910.
Vaso Leichtbläuliches in vetro opalescente ed a lustro. Alt. cm 31.
Doc. Cat. Ketterer Monaco.
Lo stesso Adolf Beckert arricchisce la collezione con composizioni a
tema vegetale per incisioni ad acido su vetro a più strati, con una
originale concezione completamente differente dalla tradizionale tecnica
di incisione ad acido, ottenendo, per ripetizione d'acidatura, rilievi
molto elaborati. A cominciare dal 1900, per conto della Bakalowits &
Söhne, si realizzano i progetti di Kolo Moser e dei suoi allievi Jutta
Sika, Antonietta Krasnik e Robert Hollubetz. Non possono mancare nella
collaborazione gli artisti della Wiener Werkstätte, i cui disegni la
Loetz mette in produzione; tra questi Josef Hoffmann, Otto Prutscher,
Michael Powolny, Dagobert Peche.
Manifattura Loetz, 1904.
Vaso Phänomen Glas in vetro opalescente soffiato e lavato a caldo.
Alt. cm 20. Doc. Cat. Ketterer Monaco.
Nel 1911, nonostante il prezzo dei prodotti Loetz sia inferiore a quello
di Tiffany, la crisi economica porta l'azienda al fallimento. Diventa
ora una Società per Azioni e, ridimensionata, riprende nel 1913; soci
continuano ad essere anche i von Spaun e la nuova denominazione sociale
diventa Johann Lötz Witwe Gesellschaft m.b.H.
La nuova gestione, oltre a sollecitare per i progetti gli artisti della
Wiener Werkstätte, chiede la collaborazione dei disegnatori Carl
Witzmann, Hans Bolek, Milla Weltmann, Arnold Nechansky, Cesar Poppovits.
Soliflore
in vetro opalescente con lacrimoni applicati. Kolo Moser, 1901. Alt.
cm 32,7. Doc. Cat. Ketterer Monaco. →
Nel 1914 la Loetz impiega 150 dipendenti e la produzione riguarda vasi,
ciotole, coppe, scatole, candelieri, lampadari, paralumi, piastrelle e
servizi di bicchieri; riprendono le esportazioni nel mondo intero,
compreso il Sud America e l'Australia. La manifattura presenta i suoi
vetri in numerose mostre: tra le più importanti l'Esposizione Universale
di Chicago del 1893, le Esposizioni Universali di Parigi del 1889
e del 1900, dove riceve il Grand Prix, l'Esposizione Internazionale di
Arti Decorative Moderne di Torino del 1902, l'Esposizione Universale di
Saint Louis del 1904; la sua ultima partecipazione ad una rassegna
internazionale è del 1925 a Parigi, all'Exposition des Arts Decoratifs.
Purtroppo la grande maggioranza dei prodotti Loetz non porta la firma.
Normalmente sono firmati certi pezzi destinati all'esportazione, quando
la firma è richiesta dal committente. Solo i vetri a cammeo
incisi ad acido sono tutti firmati. Un certo numero di pezzi di Maria
Kirschner è monogrammato con le lettere M e H formanti un
solo marchio, oppure con la sigla MKH; i vetri di Adolf Beckert
portano la lettera A che sovrasta la B; a volte la firma è
Loetz o L.O. Loetz oppure Loetz Austria, le ultime
due denominazioni, sia in minuscolo che in maiuscolo; e ancora LOETZ
WITWE AUSTRIA; Lötz, oppure Spaun o anche Austria.
Si può trovare uno di questi ultimi tre nomi accompagnato da un marchio
formato da un cerchio attraversato da due frecce incrociate con quattro
stelle agli angoli. Altri vetri sono firmati MILLA WELTMANN LOETZ;
il monogramma formato dalle lettere M e K inserite una
nell'altra è di Kolo Moser, a volte accompagnate da Loetz. A
volte la firma è segnata sull'etichetta in carta, con l'aggiunta del
numero di fabbricazione.
Franco Borga