Condividi su Facebook

 

 

 

Giuliano Confalonieri

 

 

LA  BOTTEGA

 

 

 

Philip Galle (1537 - 1612). Bottega del pittore, incisione, 1595 ca. Amsterdam, Engraving Rijksprentenkabinet.

 

 

 

Il termine “bottega” indicò fino al XV secolo lo studio degli artisti. Frequentata anche dagli allievi costituiva il primo nucleo di apprendimento e formazione evolutosi poi nelle Accademie e nelle Scuole d’arte. La bottega si riallaccia alla tradizione corporativa ed artigiana medievale conservandone i caratteri con statuti che preservavano l’apprendistato. Il processo ha determinato la quasi totale scomparsa delle botteghe, ovvero di attività miste commerciali-artigianali o da queste discendenti. Nelle città i residui esempi di bottega sono principalmente costituiti da attività come fornai, calzolai e sarti. Durante il Rinascimento usavano mandare "a bottega" i propri figli dai maestri d'arte per sviluppare le loro doti naturali. Anche l’eclettico Leonardo da Vinci andò "a bottega" dal Verrocchio e il genio Michelangelo dal Ghirlandaio. Nell'antica Roma la taberna era un ambiente dedicato ad attività commerciali generalmente inseriti in edifici pubblici, spesso con soffitti a volta e usati talvolta anche come abitazione-studio. Il termine bottega è usato anche per indicare il luogo di lavoro di un artista e dei suoi eventuali apprendisti. Conosciute anche in Grecia, dalla fine del V secolo a. C., si diffusero nell’area mediterranea per lo sviluppo mercantile delle città.: Camillo desiderando sapere se la stessa apparenza di pace che si avvertiva in campagna, regnasse anche nei pressi di quelle mura, entrò in città, dove ammirò le porte aperte e la moltitudine di mercanzia in vendita nei negozi e gli artigiani ognuno impegnato nel proprio mestiere, le scuole dove risuonavano le voci degli scolari, le strade piene di gente con donne e bambini mescolati tra la folla e diretti là dove i loro impegni li chiamavano. Il principale centro delle attività fu anticamente la piazza del Foro che, nelle epoche successive, fu riservata alle funzioni religiose, politiche e amministrative della città. L’accelerazione industriale del secondo dopoguerra, ha assistito alla quasi totale scomparsa delle botteghe, ovvero di attività miste commerciali-artigianali. I residui esempi sono oggi prevalentemente costituiti dal piccolo artigianato di servizio come fornai, calzolai e sarti.

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it