IL “MECENATISMO” DEI CONIUGI ARENSBERG
 

 


Federica Maria Dolores Taverna
 



Louise e Walter Arensberg con Marcel Duchamp

 


Walter e Louise Arensberg rappresentano due personaggi-chiave nella diffusione delle ideologie e nel sostegno alle attività delle avanguardie artistiche negli Stati Uniti durante il XX secolo.
Uomo imprevedibile, particolare, brillante, Walter Arensberg nasce nel 1878 a Pittsburg, in Pennsylvania. Primogenito di Conrad Arensberg, proprietario di una società siderurgica e della sua seconda moglie Flora Belle, Walter impara il violino e fin dal liceo mostra interesse per la letteratura. Dopo il diploma viene ammesso alla Harvard University per continuare gli studi. Appena laureato parte per l’Europa dove trascorre circa due anni, soggiornando in Germania e soprattutto in Italia, dove si dedica alla traduzione delle opere di Dante in inglese. Nel 1903 ritorna ad Harvard per specializzarsi ma non completa gli studi e si trasferisce a New York dove lavora come reporter dal 1904 al 1906.

Louise Stevens nasce nel 1879 a Dresda, in Germania. Nel 1882 Louise si trasferisce con la famiglia a Ludlow, nel Massachussets, dove il padre lavora nel commercio tessile e accumula un’immensa fortuna, utilizzata successivamente dalla figlia per finanziare la collezione d’arte formata insieme al marito. Anche Louise studia musica ma, essendo una donna abbastanza timida e riservata, non suonerà mai per professione.
Il 26 giugno 1907 Louise sposa Walter, collega di suo fratello ai tempi di Harvard. Insieme formano una coppia ben affiatata e condividono gli stessi interessi artistici e letterari.
Inizialmente la coppia si stabilisce a Cambridge, dove acquistano e ristrutturano Shady Hill, casa appartenuta ad Henry W. Longfellow prima e a Charles Eliot Norton poi. E’ in questo periodo che Walter intraprende la carriera di poeta, cimentandosi in opere fortemente impregnate del simbolismo francese, derivante dalla traduzione di opere di Mallarmè, Verlaine e Lafourgue. Queste traduzioni vengono incluse nella prima raccolta di Poesie pubblicata da Walter nel 1914. Lo stile poetico di Walter subisce un cambiamento radicale grazie all’accostamento alle arti visive. Nel 1913 la coppia visita la mostra all’Armory Show: quest’evento diventa il punto di partenza per la loro futura collezione di opere d’arte. D’ora in poi i coniugi Arensberg dedicano il loro tempo e il loro denaro per accumulare numerose opere d’arte del XX secolo. Inizialmente, la coppia acquista lavori di arte moderna, alcuni artefatti orientali, dipinti bizantini e rinascimentali, oltre ad alcuni pezzi di arte folkloristica americana. In un momento successivo, la collezione viene ampliata grazie all’inclusione di opere surrealiste di Salvador Dalì e Max Ernst, oltre all’acquisto di lavori eseguiti da artisti contemporanei messicani, quali Diego Rivera e Rufino Tamayo.

 

Casa di Louise e Walter Arensberg. Particolare

 

Nel 1914 la coppia si trasferisce a New York, prendendo in affitto un appartamento alla trentatreesima west 67 street. Durante questi anni, il salotto di casa Arensberg diventa luogo di incontro per artisti, intellettuali e scrittori. Del circolo faranno parte John Covert, Jean Crottì, Francis Picabia, Marcel Duchamp. In particolare per quest’ultimo, Walter e Louise rappresentano il principale punto di riferimento al suo arrivo a New York nel 1913. Proprio con Duchamp, Walter ha un rapporto stretto e duraturo. Walter Arensberg partecipa anche ad uno dei ready-made più importanti dell’artista, intitolato Con rumore segreto, un gomitolo di corda bloccato fra due lastre di rame avvitate ai quattro angoli, all’interno del quale il collezionista inserisce un oggetto sconosciuto all’insaputa di Duchamp che, scuotendolo, genera un rumore.
Marcel Duchamp, inoltre, secondo quanto sostenuto in un’intervista fatta a Katherine Kuh, la più grande intenditrice di arte americana dei primi anni del Novecento, rappresenterà una sorta di agente per i due coniugi e molto spesso acquisterà opere d’arte per loro. I coniugi Arensberg entreranno in possesso di ben 43 opere dell’artista francese da inserire nella loro collezione.

 



Marcel Duchamp, Con rumore segreto. Philadelphia, Philadelphia Museum of art, 1916

 


Tramite questi scambi culturali in casa dei due coniugi, emergono importanti movimenti artistici come il Dadaismo new yorkese e la Compagnia degli Artisti indipendenti.
Dai racconti di Gabrielle Picabia, moglie di Francis, e di Katherine Kuh, possiamo conoscere alcune abitudini riguardanti lo svolgimento delle serate in casa Arensberg.
Spesso dopo cena Louise e Walter organizzano serate all’insegna di musica, alcool, giocate a scacchi, conversazioni di vario genere fino alle prime ore del mattino. Louise intrattiene gli ospiti suonando il pianoforte. Sempre in questi anni, inoltre, diventa più forte l’ossessione di Walter per i crittogrammi, i codici segreti. Nel 1921 pubblica la crittografia di Dante e nel 1922 pubblica la crittografia su Shakespeare, cercando di interpretare le opere di entrambi gli autori attraverso l’analisi dei giochi di parole e gli anagrammi. Sempre nel 1921, su insistenza di Louise, la coppia si trasferisce definitivamente a Hollywood, tornando a New York soltanto tra il 1925 e il 1926.
Nel 1927 i due mecenati acquistano la loro casa ad Hillside Avenue e anche qui si affermano come strategici promotori nel panorama artistico dell’epoca, prestando le loro collezioni a gallerie e musei per temporanee esposizioni

 

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Casa di Louise e Walter Arensberg. Particolare
 

Continuando ad interessarsi di crittografia e incuriosito sugli aspetti alchemici delle opere di Bacon, i coniugi Arensberg nel 1937 danno vita alla Francis Bacon Foundation a Los Angeles, con lo scopo di promuovere la ricerca nel campo della filosofia, delle scienze, della letteratura e dell’arte disponendo, poi, nel 1954 del fondo della collezione privata dell’artista. Dal 1940 gli Arensberg iniziano a cercare una dimora permanente per la loro raccolta. Ma Louise nel 1953 morirà di cancro e poco dopo morirà anche Walter. Entrambi non vivono a lungo per vedere inaugurata ed esposta tutta la loro collezione il 16 ottobre 1954 al Museo di Philadelphia.

 

Federica Maria Dolores Taverna
 

 

 


Testi di riferimento:

 

F. Neumann, Walter Conrad Arensberg: Poet, Patron, and Partecipant in the New York Avant-Garde, 1915- 20, in ‹‹Philadelphia Museum of Art Bulletin››, n. 328, vol. 76, 1980,  pp. 3- 32.

B. Marcadè, Marcel Duchamp. La vita a credito, Johan e Levi, Milano 2009

A. Berman, An interview with Katherine Kuh, in ‹‹Archives of American Art Journal››, n. 3, vol. 27, 1987, pp. 2- 36.

W. Arensberg, The cryptography of Dante, Knopf, New York 1921.

R. Goldwater, The Arensberg Collection for Philadelphia, in ‹‹The Burlington Magazine››, n.620 vol. 96 (nov.1954), pp. .350- 353.