L'Esposizione Universale di Parigi del 1900, anno che dava l'avvio ad un
nuovo secolo, era stata annunciata con grande anticipo e senza risparmio
di mezzi. Quello stesso anno, nello stesso periodo, Parigi ospitò anche
i Giochi della II Olimpiade, che si svolsero dal 14 maggio al 28
ottobre. La selezione della città che avrebbe ospitato la seconda
edizione delle Olimpiadi (la prima si tenne ad Atene nel 1896), avvenne
nell'anfiteatro dell'Università della Sorbona, dal 16 al 23 giugno 1894
e fu organizzato da Pierre de Coubertin. Vi parteciparono circa 2.000
persone con 78 delegati di tredici nazioni ed annoverò la presenza di
ospiti illustri quali il re del Belgio Leopoldo II, il principe di
Galles Edoardo ed il principe Costantino di Grecia.
Il barone de Coubertin riteneva che lo svolgersi delle Olimpiadi,
durante l'Esposizione Universale, avrebbe potuto creare interesse per
questa ripristinata tradizione sportiva, e contribuire inoltre ad
introdurre in Francia il concetto di sport come modello educativo. Allo
scopo di ottenere un grande impatto coreografico, Coubertin presentò
alcuni progetti per una ricostruzione dell'antico sito di Olimpia che
includeva templi, statue e palestre.
Nel 1893, l'ingegnere
Alfred Picard, presidente di una sezione del Consiglio di Stato,
nominato a capo della terza Esposizione Universale che si sarebbe tenuta
a Parigi nel 1900, decise di inserire nel programma della manifestazione
stessa i "Concorsi di esercizi fisici e sportivi".
Coubertin, durante un incontro ufficiale, gli manifesta la sua
intenzione di organizzare, durante il periodo dell’Expo la seconda
edizione dei Giochi olimpici, ma Picard è invece dell'avviso che lo
sport deve essere esteso a livello di massa e nella maggior quantità di
discipline; tra i due diventa scontro aperto.
Coubertin crea allora un Comitato privato in antitesi al Comitato
pubblico dell’Expo, a cui vengono mosse pesanti critiche.
L' U.S.F.S.A, importante Associazione che comprendeva molte delle
società sportive francesi, non riconosce però il comitato privato di
Coubertin e si schiera con Picard e nel gennaio del '99 la commissione
di Coubertin, è costretta a dimettersi.
Coubertin, però non desiste e scrive al nuovo presidente dei giochi
sportivi dell’Esposizione, Daniel Mérillon, affinché essi possano essere
considerati anche Giochi della seconda Olimpiade, cosa che di fatto
avviene. E così i "Concorsi di esercizi fisici e sportivi" ed i "Giochi
olimpici" si fondono in un'unica cosa.
Proprio per la peculiarità della manifestazione allargata a tutti, le
fonti parlano di 58.000 partecipanti, da semplici cittadini a studenti,
militari e atleti più o meno qualificati che si esibiscono in una
miriade di gare sovente senza crismi di ufficialità. Nei programmi
esposti, che indicavano il tipo di sport e gli orari, non compare mai la
parola "Olimpiade".
Vennero anche organizzati convegni scientifici che avevano per tema
argomenti di chimica biologica, fisiologia, locomozione, igiene, e
patologia.
Lo sforzo economico del governo francese, comunque, si concentrò
prevalentemente sull'organizzazione dell'Esposizione Universale
e così, vennero seriamente ridotte le risorse economiche per le
infrastrutture sportive ed i giochi finirono per essere disputati in
campi di gara spesso improvvisati. Alla mancanza di un impianto idoneo
per le gare di nuotò si sopperì recintando un tratto della Senna.
Nei cinque mesi della sua durata, ai Giochi vi parteciparono atleti
provenienti da 19 nazioni e per la prima volta nella storia dei "Giochi
olimpici" vennero ammesse le donne, fecero la loro comparsa molte
gare che nel futuro non sarebbero più state riproposte quali salti
equestri in alto e in lungo, nuoto ad ostacoli, cricket,
gare di
aquiloni, tiro al piccione vivo, tiro alla fune ecc...
Le "Olimpiadi",
iniziate senza alcuna cerimonia di apertura, si conclusero allo stesso
modo, in sordina, e con un bilancio globalmente negativo: più che di
Olimpiadi si è trattato di un'interminabile serie di gare disputate
nella più totale disorganizzazione.
L'Esposizione Universale, al contrario, sarebbe passata alla storia come
una delle più importanti manifestazioni mai organizzate. Si tenne
dal 14 aprile al 10 novembre e venne visitata da più di 50 milioni di
persone.
Per
l'Esposizione Universale del 1889, la Francia aveva inaugurato la "Torre
Eiffel", ed ora, per questo nuovo evento di inizio secolo, aveva in
serbo altre grandiosità. Venne costruito il "Petit Palais", un autentico
capolavoro di raffinatezza ed imponenza, che racchiudeva modernità e
classicismo: marmo, mosaico, ferro e sopratutto enormi vetrate furono
fra i molti materiali utilizzati per la sua realizzazione.
Il progetto, di Charles Girault, è un
trapezio diviso in quattro edifici principali, intorno ad un giardino
semicircolare delimitato da un portico, e sarà destinato ad ospitare
l'Esposizione Universale.
Viene anche inaugurata la prima
linea della Metropolitana di Parigi (tutt'ora in funzione)
e il Palazzo dell’Elettricità, progetto dell'architetto Eugène Hénard.
Situato
di fronte alla Torre Eiffel, esso ospitava vari esempi di applicazioni
dell’elettricità (fu la maggiore attrazione per i visitatori
dell'Esposizione), e di fatto forniva l’energia necessaria
all’illuminazione ed al funzionamento di tutti i padiglioni espositivi.