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Giuliano Confalonieri

 

 

HONORE’  DAUMIER

 

 

 

 

Honoré Daumier, Crispino e Scapino, 1858-60, olio su tela, 61 x 82 cm. Parigi, Musée d'Orsay.
 

 

 

Il francese Honoré Daumier nacque nel 1808 a Marsiglia. Quando il padre si trasferì a Parigi nel 1815, presentò il suo poema Un matin de printemps ad un conte che gli favorì l'ingresso negli ambienti letterari. Tuttavia, malgrado il discreto successo della tragedia Filippo II,  le condizioni economiche della famiglia si mantennero precarie; le continue minacce di sfratto li costringevano a cambiare spesso abitazione. Nel 1820 Honoré cominciò a lavorare come fattorino e come commesso in una libreria. Naturalmente dotato per il disegno, fu iscritto all’Académie Suisse, fu apprendista litografo iniziando poi a collaborare con un giornale umoristico impegnandosi subito nella polemica politica anti-monarchica: una delle sue prime litografie fu infatti Le vieux drapeau  opponendo alla bandiera borbonica il tricolore della Repubblica e di Napoleone. Partecipò alla Rivoluzione che rovesciò la monarchia di Carlo X riportando una ferita da sciabola alla fronte.

Collaborò con il giornale «La Caricature» sul quale compare Re Luigi Filippo che, con il nome di Gargantua, divora le risorse del popolo e corrompe i membri dell'Assemblea Nazionale. Venne processato e condannato a sei mesi di carcere ed alla multa di 500 franchi. Liberato, andò a vivere da solo continuando a satireggiare il Re rappresentandolo costantemente con il volto a forma di pera. Iniziò a lavorare la scultura in terra e dipinse le prime tele. Per carenza tecnica molte opere si deteriorarono molto presto. A causa dei debiti accumulati, gli furono pignorati anche i mobili di casa.

Quando il comitato rivoluzionario bandì un concorso per un'immagine che rappresentasse la nuova Repubblica, Daumier partecipò con altri 700 colleghi presentando un bozzetto che superò la prima selezione ma il bando fu annullato dal nuovo governo dopo le sanguinose manifestazioni di piazza. Gli fu richiesto un quadro di soggetto religioso, il cui bozzetto fu completato nel 1849 ma rifiutato dall'Académie des Beaux-Arts incaricata di valutare il tema del dipinto. Dal 1830 realizzò un migliaio di incisioni su legno oltre ad alcune decine di sculture, disegni e dipinti.

 

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it