PAOLA APUZZA
CATTEDRALE DI ARIANO IRPINO - LA CATTEDRA SIMBOLO DEL POTERE DELLA
PAROLA DEL VESCOVO
Nella Cattedrale di Ariano Irpino, nonostante le trasformazioni subite
nei secoli, è possibile ricostruire il percorso narrativo non solo dalla
lettura della stratificazione degli elementi architettonici, ma anche
dallo studio storico critico dei manufatti artistici.
La sedia episcopale, oggetto di valenza rituale e simbolica, è il segno
più significativo del ministero del vescovo, l'espressione visuale della
sua funzione nella chiesa, il luogo dove evangelizza ed insegna, dove
amministra e governa.
Il seggio di «colui che presiede» è generalmente collocato al centro
dell'abside, eretto sopra alcuni gradini; attorno, a semicerchio, una
serie di sedili per i Presbiteri e i Diaconi.
Ignazio di Antiochia scrive che il vescovo tiene il posto di Dio, i
Presbiteri rappresentano gli Apostoli e i Diaconi il servizio di Gesù
Cristo (Lettera ai Magnesii, 6,1), quindi bisogna guardare al vescovo
come al Signore stesso (Lettera agli Efesini, 6,1).
L'episcopus nei secoli ha rappresentato il cardine della
struttura ecclesiastica della Diocesi, sia come pastore del gregge dei
fedeli, sia come depositario dell'autorità politica della Chiesa di Roma
sul territorio.
Il vescovo sin dai primi secoli della cristianità è stato il detentore
non solo di valori religiosi ed etici, ma di un doppio sapere,
amministrativo e sacro, esercitato attraverso l'uso della lingua latina,
l'idioma colto e ricco di suggestione, capace di esercitare una
fascinazione reverenziale sull'animo semplice del popolo.
Fin dal Medievo, a seguito della Riforma gregoriana, si tende a
convogliare sulla Cattedra, attraverso la scultura, una somma di valori
dottrinari, per valenza simbolica più che funzionale del manufatto.
Il seggio episcopale è infatti, in primo luogo, il simbolo del potere
riconosciuto dalla Chiesa al vescovo, una sorta di evocazione del trono
innalzato al cielo sul quale «uno stava seduto» (Apocalisse, 4, 2) per
giudicare, come raccontano le immagini paleocristiane del Pantocratore.
L'apparato iconografico della Cattedra di Ariano non è certo casuale, è
una celebrazione della figura del vescovo, retaggio medievale degli
scritti di insigni prelati come Onorio di Autun che nel Gemma animae,
illustra il valore simbolico di ogni parte della chiesa, o di Sicardo,
vescovo di Cremona, che nel Mitrale alla fine del XII secolo
scriveva che «le colonne che sostengono la casa sono i vescovi che
sostengono con la parola e l'esempio la macchina della chiesa» e che «le
sommità delle colonne sono le menti dei vescovi».
Pannello laterale
destro, intradosso con decorazione a baldacchino, particolare.