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Giuliano Confalonieri

 

 

AMEDEO MODIGLIANI

 

 

 

 

 

In uno studio di pittura livornese conoscerà, nel 1898, Giovanni Fattori.

Modigliani sarà così influenzato dal movimento dei Macchiaioli approfondendo nel contempo la conoscenza della pittura impressionista italiana. Nel 1902, Amedeo si iscrisse alla Scuola libera di Nudo di Firenze e un anno dopo si spostò a Venezia, dove frequentò l'Istituto per le Belle Arti (bazzicando i quartieri più disagiati della città provò per la prima volta l'hashish). Nel 1906 andò a Parigi nel periodo della nascita della pittura cubista, esperienze d'avanguardia da lui utilizzate per lo sviluppo di uno stile personale. Conobbe Toulouse-Lautrec, Gauguin, Van Gogh e soprattutto Cézanne dal quale riprese le figure con grandi masse cromatiche già evidenti in opere del 1909 come Il mendicante di Livorno e Il suonatore di violoncello. Dopo un breve ritorno in Italia, si stabilì definitivamente a Montparnasse dove scolpì teste in pietra che risentono dello stile greco  arcaico e disegna una serie di cariatidi simili alle maschere africane, con occhi a mandorla, bocche increspate, nasi storti e colli allungati. Tra il 1915 e il 1920 l'artista eseguì la parte più nota della sua opera tra cui i ritratti di Max Jacob, Paul Guillaume seduto, Jacques Lipchitz e la moglie, Contadinello, La servetta, poi Nudo sdraiato, Nudo sdraiato a braccia aperte, Il grande nudo ("era un aristocratico, la sua opera intera ne è la testimonianza più possente, la grossolanità, la banalità e la volgarità ne sono escluse").

Un giovane mercante d'arte (Paul Guillaume) si interessò al suo lavoro riuscendo ad introdurre una serie di sculture al Salone del 1912. A causa delle polveri generate dalla manipolazione della materia, la tubercolosi peggiorava tanto da fargli abbandonare la pietra e il legno per concentrarsi sulla pittura. Tra le personalità ritratte: Chaim Soutine, un amico alcolizzato, una scrittrice inglese alla quale rimase legato sentimentalmente per due anni, Moise Kisling, Pablo Picasso, Diego Rivera, Max Jacob e Jean Cocteau (altro grande amico fu Maurice Utrillo che visse i medesimi problemi di alcolismo che caratterizzarono la vita di Amedeo). Dicembre 1917: prima mostra personale i cui nudi in vetrina scandalizzarono il capo della polizia parigina che lo costrinse a chiudere la mostra poche ore dopo l'apertura. Trovò il grande amore in Jeanne con la quale si trasferì in Provenza dopo che lei rimase incinta: il 29 novembre 1918 nacque una bambina. Mentre era a Nizza, un gallerista tentava di vendere lavori di giovani artisti ai ricchi turisti, ricuperò per Modi (pseudonimo come Dedo) solamente pochi franchi. Nonostante ciò, fu il periodo in cui egli produsse la gran parte dei dipinti che sarebbero diventati i più popolari e di valore. I finanziamenti che Modigliani riceveva svanivano rapidamente in droghe e alcol. Nel maggio del 1919 fece ritorno a Parigi dove, assieme a Jeanne e alla loro figlia, affittò un appartamento e lì dipinsero ritratti l'uno dell'altro e di tutti e due insieme. Continuò a lavorare ma la salute si stava deteriorando rapidamente. Dopo che il suo gruppo non ebbe notizie per vari giorni, un vicino di casa trovò Dedo delirante nel letto, scatolette di sardine aperte, bottiglie vuote e Jeanne al nono mese di gravidanza. Il medico constatò che l'artista era affetto dalla meningite, morì all'alba del 24 gennaio 1920. Al funerale parteciparono tutti i membri della comunità artistica di Montmartre e Montparnasse.

La tragedia non era finita perché Jeanne si gettò dal quinto piano il giorno dopo la morte di lui.

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it